TAKIS VARVITSIOTIS
IL CIELO È MOLTO AZZURRO
Il semble que ce soit le ciel qui ait
le dernier mot. Mais il le pronuncia
à voix si basse que nul ne l'entend jamais.- René Char
Hai detto; il cielo è molto azzurro
Un cerchio immenso dove affondano gli anni
Un cerchio immenso dove affondano le stelle
Ci separa dalla terra ci unisce alla terra
Sembra una strada che porta a uno sconosciuto
cimitero degli uccelli sembra un fiume trasparente
Il cielo è molto azzurro come una voce che brilla
Annunciando la nascita più prodigiosa
La metamorfosi più prodigiosa
(da Il velo e il sorriso, 1971)
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Il poeta greco Takis Varvitsiotis esprime tutta la sua meraviglia davanti al cielo e lo fa partendo dalla citazione posta in epigrafe, tre versi del surrealista René Char “Sembra che sia il cielo ad avere / l’ultima parola. Ma l’ha pronunciata / a voce così bassa che nessuno la sente mai”. Il mistero resta dunque impenetrabile anche se sembra essere lì la sua chiave, a portata di mano.
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FOTOGRAFIA © BRETT SAYKLES/PEXELS
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LA FRASE DEL GIORNO
Belle canzoni mi ha portato / questo mese alla prima pioggia. / Che gioia, che asfodeli, che gigli! / Diminuisce la mia distanza /dal cielo.
TAKIS VARVITSIOTIS, Il velo e il sorriso
Takis Varvitsiotis (Salonicco, 1916 - 1° febbraio 2011), poeta greco. Avvocato, pubblicò le sue prime poesie nel 1936. Fu anche un illustre saggista e traduttore di opere di celebri poeti francesi, spagnoli e latinoamericani: la sua poesia è lirica e perspicace, con influenze del neosimbolismo e del surrealismo francese di Éluard e Reverdy.
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