Il poeta e filosofo Michel Deguy è morto l’altro ieri a Parigi all’età di 91 anni. La fusione di poesia e filosofia è la sua caratteristica principale, tanto da avere parlato di “poesia-pensiero” e da affermare che “la conoscenza è per me poesia sbriciolata”: ne deriva perciò una poesia mai astratta, che si attacca a tutti i mezzi del linguaggio per rivelare un’esperienza concreta del mondo, per “ascoltare il precipizio, il pendio, la tempesta, la collina, araldi dell'essere, e che gli annunciano come vivere”
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LA FINESTRA
La finestra spaziosa quanto basta per chiamare a raccolta le stagioni.
Uscieri in stracci il larice
e l'acacia che in ritardo si spoglia
conducevano alla mia finestra il cielo;
sciabola sguainata i balconi del sole
e la terrazza militare
scortavano la primavera. In inverno
l'antico comignolo accelerava il vento
da Beauvais
(da Frammenti dal catasto, 1960)
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RE SOLE
Quando il re si alzava presto
camminava in fondo all’acqua del mattino
Lo scafandro dalle suole di seta
lungo i sottotetti pescosi
infesta i palazzi disalberati.
Nell’alba dorata senza corrente
brilla un banco di ardesie squamose
IL limo e il relitto il re sogna
di lasciarli così in alto da conoscere
dall’altra parte del giorno trasparente
il curvo pescatore rosso che versa
sul fondo i suoi ami di luce
(da Poesie della penisola, 1961)
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia sono le parole; la filosofia sono le idee. Le parole, se hai la fortuna di saperle usare, fanno di tutto… Creano anche le idee. Mentre le idee non creano le parole.
MICHEL DEGUY, La ragione poetica
Michel Deguy (Parigi, 23 maggio 1930 – 16 febbriao 2022), scrittore, poeta e filosofo francese. Risolutamente classica ed allo stesso tempo moderna, la sua scrittura sonora di si caratterizza per un notevole lavoro sulla lingua, nella quale si uniscono e si mescolano pensieri filosofici e profonda cultura poetica e letteraria.
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