ATTILIO BERTOLUCCI
QUESTO È IL CARO AUTUNNO
Questo è il caro autunno.
Una stradetta conosciamo
Da alberi alti nel fondo
Limitata.
A una svolta un’acqua limpida
Fa chinare gli occhi,
Scorre tra folta erba
Invita al riposo.
Così, seduti in silenzio, si stava.
Veniva la sera
Con una sua tonda lucerna
Ad ammonirci di tornare a casa.
Ora la stradetta era più buia
E i baci più fitti,
Fitti e dolci come grappoli d’uva.
(da Il fuoco e la cenere, Diabasis, 2014)
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Due giovani innamorati nella dolcezza del primo autunno per le strade di campagna, sostano su uno spiazzo erboso, si gustano il momento e solo quando è ora di ritornare scoprono che ad essere più dolci sono gli ultimi baci, quelli che già sanno di rimpianto. È una poesia del giovane Attilio Bertolucci (1911-2000) rimasta finora tra gli inediti dell’Archivio di Stato di Parma e ora in pubblicazione - con testi mai editi degli Anni Trenta e Quaranta, capitoli esclusi dalla Camera da letto e brani in prosa - da Diabasis, in una raccolta intitolata Il fuoco e la cenere, curata da Paolo Lagazzi e Gabriella Palli Baroni.
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FOTOGRAFIA © PAUL GRANT
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LA FRASE DEL GIORNO
Questa passione [la poesia], per la grande sua forza, ha di continuo impresso al mio modo di vivere una singolare fisionomia, direi singolarissima; mi ha condotto per vie traverse, quando potevo prender le più dritte.
ATTILIO BERTOLUCCI, Il fuoco e la cenere
Attilio Bertolucci (San Prospero Parmense, 18 novembre 1911 – Roma, 14 giugno 2000), poeta italiano. Le sue opere poetiche sono il risultato di una felice contaminazione tra eredità ermetica e capacità di tradurre ogni astratta eleganza in un discorso poetico naturale.
5 commenti:
gran bel poeta...
Sì, Bertolucci è uno dei miei preferiti
Che voglia di stradetta….!
;)
Ehm… detta così può suonare strana… intendevo che la poesia fa venire voglia di ritornare ai periodi dell'innamoramento… ecco!
(uff, che faticaccia non farsi male interpretare…)
Sì, avevo capito... Voglia di romanticismo, del nascere di un amore.
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