ELIO PAGLIARANI
LA RAGAZZA CARLA, I, 7
È dalla fine estate che va a scuola
Guida tecnica per l'uso razionale
della macchina
la serale
di faccia alla Bocconi, ma già più
Metodo principe
per l'apprendimento
della dattilografia con tutte dieci
le dita
non capisce se è un gran bene, come pareva in casa,
spendere quelle duemila lire al mese
Vantaggi dell'autentico
utilità fisiologica, risultato
duraturo, corretta scrittura
velocità resistenza
PIANO DIDATTICO PARAGRAFO PRIMO
La scuola d'una volta, il suo grembiule
tutto di seta vera, una maestra molto bella
i problemi coi mattoni e le case, e già dicevano la guerra
Mussolini la Francia l'Inghilterra.
Qui di gente un campionario: sei uomini e diciotto
donne, più le due che fanno scuola
Nella parte centrale del carrello, solidale ad esso
ecco il rullo
C'è poca luce e il gesso va negli occhi
Nel battere a macchina le dita
devono percuotere decisamente
i tasti e lasciarli liberi, immediatamente
Come ridono queste ragazze e quell'uomo anziano che fa steno
e non sa, non sa tener la penna in mano
Ciascun esercizio deve continuarsi
sino ad ottenere almeno
tre ripetizioni consecutive
senza errore alcuno e perfettamente
incolonnate
O quella povera zoppina, la più svelta
a macchina
Quando il dispositivo per l'inversione
automatica del movimento del nastro, o per difetto
di lubrificazione o per mancanza
del gancio
non funziona
O Maria Pia Zurlini ch'era nata
ricca e ha già trent'anni e disperati
sorrisini
l'inversione
si può provocare in vari modi:
colle mani.
(da La ragazza Carla e altre poesie, Mondadori, 1962)
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Ecco ancora un brano da quel “romanzo in versi” che è La ragazza Carla di Elio Pagliarani, un’opera in cui una Milano da neorealismo si affaccia già alle soglie del boom economico. E lo stile si adegua: i temi sono quelli del lavoro, dell’economia, del conflitto sociale e il poema assorbe gli elementi tecnici, in questo caso un manuale di dattilografia, e li mescola ai pensieri di Carla realizzando una sorta di controcanto o di polifonia.
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FOTOGRAFIA © GEORGE PICKOW / THREE LIONS / GETTY IMAGES
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LA FRASE DEL GIORNO
La premessa era quella della necessità dell’ampliamento del linguaggio poetico, anzi direi più rigorosamente della capacità di tutto il linguaggio, comune e non comune, di svolgere anche la funzione poetica; quindi lotta frontale al pregiudizio della parola poetica.
ELIO PAGLIARANI, Ragionamenti, n. 9, 1957
Elio Pagliarani (Viserba, 25 maggio 1927 – Roma, 8 marzo 2012), poeta e critico teatrale italiano. Tra i principali esponenti della neoavanguardia, fu uno dei protagonisti del Gruppo '63, all'interno del quale occupò tuttavia una posizione autonoma e personale. La sua poesia nasce dalla cronaca e dalla vita quotidiana.
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