GIUSEPPE PICCOLI
OSSERVA LA FOGLIA MUTA
Osserva la foglia muta
figlia della luna nascosta,
converti la foglia figlia
dell'albero che parla
in strumento
di un'antica rettorica
conosciuta sul sillabario
di una desueta
e ancora consueta infanzia:
sii simile a lei,
che si raccoglie presso il tuo nome
freddo e dorato
nel sepolcro che trasforma
la tua veste in spoglia.
(da Di certe presenze di tensione, Guanda, 1981)
.
Cominciamo dall’autore per comprendere questa poesia che vive della lingua, del suono prima ancora che del significato: Giuseppe Piccoli soffriva di schizofrenia. Nel 1981, in un attacco del male, uccise il padre e ferì la madre. Venne rinchiuso nell’ospedale psichiatrico di Reggio Emilia e poi in altri istituti. Fu in quello di Napoli che nel febbraio 1987 si tolse la vita. Se andiamo al di là dell’alterazione del pensiero tipica della malattia, riusciamo a scorgere tuttavia l’afflato della poesia, quel desiderio di essere parte della natura per emergere dal ricordo alla contingenza della vita: “Io sono un'ala / che d'amore dissente, / in sé smarrita, si ricanta / e tra nuvole si distrae / quando al cielo s'apre la prima vita”.
.
JENNIFER HOLLACK, “VIBRANT IX”
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Nuvole sei, che il ragazzo / guarda e sorride. Sei / la fuga della nuvola sul prato.
GIUSEPPE PICCOLI
Giuseppe Piccoli (Verona, 5 aprile 1949 – Napoli, 18 febbraio 1987), poeta italiano. Schizofrenico, nel 1981 uccise il padre e ferì la madre. Ricoverato in vari ospedali psichiatrici, nel 1987 si suicidò. La sua poesia rivela un desiderio di essere parte della natura per emergere dal ricordo alla contingenza della vita.
4 commenti:
Questa assomiglia a quelle che scrivo io e poi butto: arf, arf, argh, uff,uff...
A strattoni, a fiatoni, una erta passeggiata. Consigli al poeta: lavorarci molto!
è quasi tutto suono: il problema è capire dove arriva la schizofrenia e dove la poesia
...mi piace la musicalità.
.. "creatività" ..nella poesia ci sta bene.
ciaoo Vania:)
la musicalità è il pregio maggiore di questi versi, anche se così esasperata
Posta un commento