CÉSAR SIMÓN
UNA NOTTE
Una notte, tempo fa, camminavamo.
All'improvviso, appassionati,
ma consapevoli
- mai l'amore turba la coscienza -,
entrammo qui, per baciarci,
nel magazzino buio.
Facemmo l'amore nel più puro fuoco,
con il rischio
- la porta era rotta,
sul marciapiede transitavano i passanti…
La vita breve e l'amore appeso a un filo.
Come sapere se in tali occasioni
l'amore ci protegge
o ci distrugge?
Adesso dopo la smorfia con cui a mala pena
noto la presenza di questa porta,
il mio pensiero mi porta lontano.
E cammino nella pioggia.
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La transitorietà delle nostre esistenze, il loro mutare nel volgere dei mesi e degli anni, è rappresentato dalla porta rotta di un magazzino. È una sorta di varco temporale, di quelli cari ai romanzi e ai film di fantascienza, l’accesso a un altro tempo, a quello in cui il poeta spagnolo César Simón e la donna che condivideva con lui in quel periodo l’amore entrarono in quel magazzino per bruciare la loro passione. Ora, evidentemente, quella passione si è spenta, quell’amore è perduto. E resta soltanto un ghigno davanti a quella porta…
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SIMON MORRIS, “BUNDI, RAJASTAN, INDIA”
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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore è un castigo. Siamo puniti di non aver saputo restare soli.
MARGUERITE YOURCENAR, Fuochi
4 commenti:
..peccato per il finale..però è bella e "originale" e "consapevole"
ciaoo Vania:)
P.s...
..non credo alla frase del giorno.
sì, un po' acida zitella la Marguerite
Forse un po' acidella la Yourcenar, ma in fondo io sono d'accordo.
E anche con quello che diceva Oscar Wilde
"Quando gli dei vogliono punirci,
esaudiscono le nostre preghiere"
A presto ^_^
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