giovedì 9 novembre 2017

Quando le aggrada


ANDRÉ FRÉNAUD

LA VITA, IL VENTO

La vita che alla sfuggita abborracciava
la tempesta primaverile e proseguiva,
la vita – il vento dalle cento lusinghe
mai mantenute – che procedeva,
le sue cento imprese e il disastro
e proseguiva, la vita, il vento,
la vita, così dolce quando le aggrada.

(da Non c’è paradiso, 1962 - Traduzione di Ornella Sobrero


Il vento attraversa la poesia di André Frénaud come sussurratore di promesse che non saranno mantenute: la vita stessa sa essere capricciosa e, per dirla con Gesualdo Bufalino, “può stracciarti le vele, rubarti il timone, / ammazzarti i compagni a uno a uno, / giocare ai quattro venti con la tua zattera, / salarti, seccarti il cuore / come la magra galletta che ti rimane”. Eppure, talvolta sa essere dolcissima e ci riempie di stupore.

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Vento

JOHN WILLIAM WATERHOUSE, “WINDFLOWERS”

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LA FRASE DEL GIORNO
Vi sono momenti nella vita che basterebbero a pagare, a compensare i tormenti d'un’eternità.
MASSIMO D’AZEGLIO, I miei ricordi




André Frénaud (Montceau-les-Mines, 26 luglio 1907 – Parigi, 21 giugno 1993),  poeta francese. La sua poesia è classicheggiante, ma improntata spesso a una segreta negligenza espressiva. Evitando la retorica, mira a esprimere la ricerca dell'assoluto, l'unità e la complessità del mondo, il mistero dell'uomo su questa terra.


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