martedì 14 gennaio 2014

Se sei il mio sangue

 

JUAN CUNHA

PERCHÉ NON SCORRI NELLE MIE VENE?

Se sei un fiore perché non stai sullo stelo
Dondolata appena dal respiro che brucia?

Se sei colomba perché tubando non scappi
Quando si avvicina il cacciatore rosso di rossa furia?

Se sei una vela perché non vai leggera
Come le vele che il fiume trattiene tra le dita?

Se sei il mio sangue perché non scorri nelle mie vene
Passando e ripassando nel mio cuore che non dorme?

(da El pájaro que vino de la noche, 1929)

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Una variazione sul tema che ricorda il celebre gioco del “Se fossi…”: il poeta uruguaiano Juan Cunha con strofe classicheggianti paragona l’amata ad altro per domandarsi alla fine quello che più gli preme, ovvero: Perché non sei qui? Perché non sei con me? Perché non mi scorri dentro come il mio stesso sangue?

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IMMAGINE © DIGITAL ART

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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore è la più terribile, ma anche la più onesta delle passioni; è la sola che non possa occuparsi della propria felicità senza comprendervi la felicità di un altro.
ALPHONSE KARR, Aforismi sulle donne, sull’uomo e sull’amore




Juan Cándido da Cunha Dotti, noto come Juan Cunha (Sauce de Illescas, 3 ottobre 1910 – Montevideo, 7 ottobre 1985), poeta uruguaiano. Iniziò la sua attività letteraria da adolescente. Autodidatta, sempre consigliato dalla sua compagna, Wilda Belura, sviluppò elementi di surrealismo, mescolando strofe classiche con il proprio stile. 


2 commenti:

Rosanna Bazzano ha detto...

Ciao! Buongiorno! Ho usato il tuo aforisma di questo post, stamattina. Spero non ti dispiaccia :) Un saluto e un sorriso a te!

DR ha detto...

Non mi dispiace, lo sai. Ciao, Rosanna :-)