giovedì 10 marzo 2011

Tutti i giorni cominciare


DARIA MENICANTI

VIVERE È


Vivere è non sapere le ragioni.
Dopo un silenzio da contarsi a mesi
o anni, questa sera
ho una cena ridente affollata.
Al vino amaro si riscalda, a belle
donne, alle rose alte la cena.
Seduta accanto a lui, commensale adulato,
mi sento al sole. Affilo le mie spade
per la prima apertura di guardia.
Vivere è tutti i giorni cominciare.


(da Poesie per un passante, Mondadori, 1978)

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“Vivere è non sapere le ragioni”, “Vivere è tutti i giorni cominciare”: tra questi due versi, piazzati strategicamente come aforismi all’inizio e alla fine, si svolge la poesia della piacentina Daria Menicanti, traduttrice di Sylvia Plath e di Dylan Thomas. È un “momento sì” quello che la Menicanti racconta, una cena di gala che viene dopo tempi bui ma che finalmente illumina i giorni: è nel sole, accanto all’uomo amato, ammirata, felice. Ed ecco che quei due versi assumono tutto il loro filosofico ruolo: vivere altro non è che un nuovo inizio, ogni giorno, senza neppure domandarsi perché. Basta prepararsi e lottare.

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JOHN SINGER SARGENT, "IL BICCHIERE DI PORTO"
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LA FRASE DEL GIORNO 
Io mi sento il palloncino / fuggito dal suo grappolo: una cosa / ironica e leggera e all’apparenza / felice.
DARIA MENICANTI, Poesie per un passante




Daria Menicanti (Piacenza, 1914 – Mozzate, 4 gennaio 1995), poetessa, insegnante e traduttrice italiana. In lei si mescolano il registro sarcastico e ironico e quello più sottile della malinconia. Per Lalla Romano la sua era “una voce nuova, moderna e classica, per niente alla moda, ma libera e anche audace”.


2 commenti:

Vania ha detto...

"Oggi è il primo giorno del resto della tua vita "
Graffitto Anonimo su una panchina di Central Park

...l'avevo trascritta nel blog che avevo prima.:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

oggi è sempre un giorno nuovo, non un "nuovo giorno"