ROBERTO CARIFI
SE POTESSI CANTARE IL TUO NOME
Se potessi cantare il tuo nome sarebbe
– le sette lettere del tuo nome –
un’erba cresciuta in pieno inverno,
un tiepido scirocco scioglierebbe il gelo.
Se potessi parlare come quel passerotto
che si posa, muto, sul mio terrazzo!
Ma oggi perfino la pioggia è una lingua straniera
e dovrò mendicare un sorriso.
(da Nel ferro dei balocchi. Poesie 1983-2000, Crocetti, 2008)
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La voce della poesia può essere miracolosa, il suo canto può elevarsi portando un raggio di sole nell’oscurità, il rigoglio primaverile nel cuore dell’inverno. Questo ci dice il poeta pistoiese Roberto Carifi, che fa parte del comitato di redazione della rivista Poesia. Ma la poesia non è detto che venga naturalmente come il cinguettio di un passerotto, talora non bussa, talvolta bussa e siamo noi che in quel momento non siamo in grado di sentire i suoi colpi alla porta. E rimaniamo muti e sordi, senza intendere la sua voce.
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Fotografia © Phototainable
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LA FRASE DEL GIORNO
I poemi sono fatti dagli sciocchi come me, ma solo Dio può fare un albero.
ALFRED JOYCE KILMER, Trees and other poems
1 commento:
...diversi "spunti" molto interessanti.
...credo che l'importante sia sempre "ascoltare"....Poesia o no.
ciao Vania
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