SANDRO PENNA
IL VIAGGIO
Su coste desolate si batteva
il luminoso mare. In alto lievi
paesi: lievi spoglie sotto il sole.
(Sotto il sole medesimo gli antichi
abitatori). Io siedo all'osteria
nella nuova città. Rientro dove il sole
brilla sereno sugli oggetti, e ride
il vecchio mendicante al suo giovane cane.
(da Poesie, 1973)
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Sandro Penna dipinge spesso il mondo nella sua luminosità, nella sua solarità, nella sua bellezza. Ferdinando Camon rileva che Penna “si contenta di rubare una parola, udire un sussurro”. È proprio quello che accade in questi versi, un’adesione addirittura “fisica” al paesaggio, alla natura: un osservatore che al contempo fa parte della scena, in un’elegia delicata dove il tempo rimane sospeso, anche per pochi istanti, nella sua fugacità, quasi abbagliato da tanta luce.
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Taormina - Fotografia © Daniele Riva
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LA FRASE DEL GIORNO
Forse la giovinezza è solo questo / perenne amare i sensi e non pentirsi.
SANDRO PENNA, Croce e delizia
Sandro Penna (Perugia, 12 giugno 1906 – Roma, 21 gennaio 1977), poeta italiano. Con toni epigrammatici, le sue poesie esprimono spesso un’intenso desiderio sensoriale di vita talora malinconico e cantano l’amore omosessuale (“Poeta esclusivo d’amore”, si definì egli stesso).
2 commenti:
...bisogna saper "cogliere"....altrimenti tutto diventa piatto ..come un elettroencefalogramma.:)
ciaoo Vania
è quello il segreto della felicità, secondo me: saper cogliere
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