RABINDRANATH TAGORE
L’UOMO PER IL PANE
L’uomo per il pane
segna con l’aratro la terra
nel campo.
E quando con la penna segna la carta
dalle pagine darà frutti
il cibo della mente.
(da Poesie – Traduzione di Girolamo Mancuso)
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Il corpo e l’anima sono ugualmente importanti: se il primo va nutrito con il cibo, come appunto il pane, l’elemento basilare di ogni cultura assurto a simbolo, la seconda ha bisogno di un diverso nutrimento, un cibo della mente, la poesia appunto, che il Premio Nobel indiano Rabindranath Tagore esalta con questa analogia tra il contadino e il poeta.
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FOTOGRAFIA © THEROCK AT B.C.
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LA FRASE DEL GIORNO
Una bella poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che gli si è aggiunta una bella poesia.
DYLAN THOMAS
Rabindranath Tagore, nome anglicizzato di Rabíndranáth Thákhur (Calcutta, 7 maggio 1861 – Santiniketan, 7 agosto 1941), poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo bengalese. Insignito del Nobel nel 1913 “per la profonda sensibilità, la freschezza e la bellezza dei versi con i quali, con consumata capacità, ha reso il proprio pensiero poetico, espresso in inglese con parole proprie, parte della letteratura occidentale”.
2 commenti:
....interessante...semplice...diretta.
ciaooo Vania:)
non si vive di solo pane...
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