SANTIAGO MONTOBBIO
LA POESIA È UN FONDALE D’ACQUA DI MARE, XIII
Un’antica canzone che si fa in frammenti.
Ha un ritornello orecchiabile e solo l’oblio
la canticchia ormai, quando è di buon umore,
come di domenica. Una canzone sul ricordo
fattasi in frammenti e così il mio amore, verso di te
composto, teso verso di te, come delle mani o delle albe
intessute in questa canzone nata solo per te
e che il vento te la sussurri in ogni momento
orfano, appena svoltato l’angolo. Il mio amore
era una canzone. Ma tu l’hai mandata
in frantumi.
(da Poesia, n. 279, febbraio 2013 – Traduzione di Amaranta Sbardella)
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Poesia originale questa di Santiago Montobbio, poeta catalano attento ai temi dell’oblio e dell’amore ma soprattutto della parola, mezzo che esprime la vita: “In una poesia sono sempre io stesso. In una poesia / ardo, illumino. Navigo nella notte. Naufrago, / mi consumo. Nella poesia vivo. Verso di te / nella poesia mi costruisco”. Come scrive la traduttrice Amaranta Sbardella: “Il poeta, consapevole della propria solitudine, accetta il carico di un destino amaro e spettrale per rifugiarsi tra le morbide sinuosità dei versi, tra parole che si ripetono di poesia in poesia a delimitare un campo semantico sempre più orientato verso la riflessione metafisica”.
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DISEGNO © ATZGEREI’S HAND ARBEITEN
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia può essere la nostalgia o essere un’anfora. / La poesia è fatta, come loro, per conservare la vita dentro.
SANTIAGO MONTOBBIO, La poesia è un fondale d’acqua di mare
3 commenti:
Bah!
...mi ha fatto diventare un po' triste questa poesia....il finale..naturalmente.
....la frase del giorno interessante...e preferisco l'anfora:)
ciaooo Vania
...l'immagine associata simpatica...:)
è tutto un poema, questo è solo un frammento, come quei frantumi di canzone
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