MARINO MUÑOZ LAGOS
QUESTIONARIO
Io che ho vissuto in provincia
e mi alzo all’alba
e di notte conto le stelle,
le foglie degli alberi
e i venditori che vengono in piazza,
vorrei chiedere un momento
per il silenzio, la nostalgia,
i sogni di tutti i vicini
e lo scricchiolio musicale del gelo.
Per vedere se mi rispondono con parole tranquille
dalla capitale dell’amore senza amore
e del tuo nome che si perde lontano.
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Marino Muñoz Lagos è un poeta del sud del Cile. Di lui il critico Ramón Díaz Eterovic dice che “i suoi versi hanno al contempo la dolcezza della neve e l’impeto del vento che ha accompagnato il suo viaggio magellanico”: poesia di nostalgia per il tempo che è stato, per una donna perduta, per le buone cose dei giorni che furono, contrapposte al presente sconsolato – la grande capitale invece della campagna australe, l’assenza che sembra riecheggiare per le strade vuote dove l’amore non è neppure quello che sembra. E il poeta ritaglia per sé il ruolo di cantore che vive di memorie: “Sono il musicista morso / dagli inverni / il povero musicista dimenticato / che dorme sulla terra / con i suoi stracci caldi”.
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RENÉ MAGRITTE, “LA NOSTALGIA”
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LA FRASE DEL GIORNO
La nostalgia è una seducente bugiarda.
GEORGE WILDMAN BALL, Newsweek, 1971
2 commenti:
....la critica è perfetta.
...molto bello..."sono il musicista morso...."
ciaooo Vania
l'inverno morde davvero, soprattutto in quelle terre magellaniche dove vive Marino Muñoz Lagos
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