BELLA ACHMADULINA
IL QUADERNO NUOVO
Davanti al foglio bianco
resto confusa e timida
Così davanti alla porta del tempio
si ferma il pellegrino
Così davanti al viso di una vergine
abbassa gli occhi il dongiovanni.
Guardo avidamente e con amore
come uno scolaro, il quaderno nuovo
per tormentarlo con la penna
scarabocchiando parole senza senso.
Volto la pagina
facendo scempio.
La mia scrittura
si diverte a dare scandalo.
Addentrandomi nel folto del quaderno
come nel folto di un bosco, io mi perdo
e porto da sola tra i fogli luminosi
la mia trionfante pena.
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Il quaderno nuovo, vuoto, con la sua distesa sterminata di fogli bianchi come campi innevati su cui sarebbe un peccato lasciare le proprie orme. È quel vuoto che ci intimidisce, come lascia confusa la poetessa russa Bella Achmadulina: perché in quel vuoto risiede la sacralità, risiede la perfezione dell’immacolato – ed ecco le belle immagini della porta del tempio e del viso di una vergine. Scrivere, segnare qualcosa, significa violare quella purezza, martoriarla con l’inchiostro. Ma è grazie a quel sacrificio che sorge una foresta di simboli, ogni parola come un albero a formare boschi di frasi e di paragrafi.
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FOTOGRAFIA © IMAGINECHILDHOOD
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LA FRASE DEL GIORNO
La scrittura è l'ignoto. Prima di scrivere non si sa niente di ciò che si sta per scrivere e in piena lucidità.
MARGUERITE DURAS, Scrivere
Bella Achatovna Achmadulina (Mosca, 10 aprile 1937 – 29 novembre 2010), poetessa russa. Fece parte con il primo marito Evtušenko e con Voznesenskij, della generazione poetica poststaliniana, favorita dal “disgelo” distaccandosi dalla retorica ufficiale. Condusse un'originale ricerca sul linguaggio, con purezza espressiva e fede nella parola.
2 commenti:
...intensa questa Poesia.
...quanto mi piacciono i quaderni nuovi...i pastelli....le cartolerie.:))))
ciaooo Vania
io adoro il loro profumo
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