martedì 1 febbraio 2011

Nuove poesie per febbraio


“Con minuto fiorire, gialla, irrompe la mimosa”: Giuseppe Ungaretti fotografa così l’essenza del mese di febbraio, i prodromi della primavera che incominciano a manifestarsi, a rendersi visibili: questo è febbraio, il mese breve come sospeso tra due stagioni. Ci saranno gli amenti dei noccioli e i bucaneve, il primo sbocciare di piccoli fiori, le gemme gonfie sui rami, non ancora pronte ad aprirsi, ma già presenti come una speranza di primavera. E, come Hermann Hesse, possiamo anche noi leggere nelle giornate di neve o di nebbia quei piccoli segnali della bella stagione, quel vento caldo che soffia inaspettato, quella lucertola che sbuca da un muro.

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GIUSEPPE UNGARETTI

ULTIMI CORI PER LA TERRA PROMESSA, 9

Ogni anno, mentre scopro che febbraio
È sensitivo e, per pudore, torbido,
Con minuto fiorire, gialla irrompe,
La mimosa. S’inquadra alla finestra
Di quella mia dimora d’una volta,
Di questa dove passo gli anni vecchi.

Mentre arrivo vicino al gran silenzio,
Segno sarà che niuna cosa muore
Se ne ritorna sempre l’apparenza?

O saprò finalmente che la morte
Regno non ha che sopra l’apparenza?

(da Il taccuino del vecchio, 1960)

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Fotografia © Daniele Riva

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HERMANN HESSE

SERA DI FEBBRAIO

Bluastro sul pendio del colle al lago di un bagliore
opaco è il crepuscolo di soffice neve che si scioglie,
nella nebbia labili come pallidi sogni
nuotano corone ramose di alberi morti.

Ma per il villaggio, per i vicoli immersi nel sonno
passa il vento notturno, tiepido, calmo e ozioso,
posa alla siepe e negli oscuri giardini risveglia
e nei sogni dei giovani la primavera.

(da Poesie, 1902)

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LA FRASE DEL GIORNO
Oggi è scirocco giallo di coriandoli, / già verzica la scorza, in capriole / vanno nubi arlecchine. 
MARIA LUISA SPAZIANI, Transito con catene




Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è uno dei tre grandi poeti dell’Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima guerra mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di letteratura moderna alla Sapienza.


2 commenti:

Vania ha detto...

...molto bello...la frase del giorno è colorata.

...se vuoi anch'io ho fatto un post su febbraio :)
ciaoo Vania

DR ha detto...

vado a vedere...

la frase del giorno mi sa che l'anno prossimo sarà una delle due poesie...