FRANKLIN MIESES BURGOS
CANZONE DELLA VOCE FIORITA
Ho seminato la mia voce nella carne del vento
perché nasca un albero di canzoni;
poi sognerò musiche incomprensibili
per gli occhi senza palpebre del pianto.
Appeso sul cielo ferito della sera
ci sarà un dolore bianco, e non sarà la luna.
Sarà un frutto alto, appena spuntato,
un frutto rotondo di parole
sonore, come un canto:
portento sonnambulo di un albero
cresciuto canzone, seme vibrante
nella carne fiorita del vento:
- la mia voce.
.
La mia voce. La voce del poeta che fiorisce nel vento della sera. Un’immagine onirica che ricorda dipinti di Chagall questa, scelta dal poeta dominicano Franklin Mieses Burgos sospeso tra Surrealismo e Modernismo, iniziatore della “Poesia sorpresa”, basata su una grande apertura estetica incentrata sull’uomo universale. Un seme dunque la parola, un piccolo seme che germoglia e vibra e cresce fino a diventare frutto, fino a trasformarsi in voce e poesia, perché “anche le canzoni, come le foglie secche, cadono dagli alberi”.
.
MARC CHAGALL, “CLOWN CON MANDOLINO”
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Le parole sono ancore / conficcate nel terreno / uccelli mutilati / che hanno un cuore / di nuvole viaggiatrici.
FRANKLIN MIESES BURGOS
3 commenti:
Buona giornata, Veronica.
La parola è la nostra espressione comune, quella che fiorisce è la Poesia, il miracolo, come dici bene tu...
..mi ricorda il mio vecchi blog...parole on parole off :)....cerchiamo che siano sempre ON ....daltonde l'"Uomo" ha bisogno che siano sempre on.
ciaoooo Vania
sì, Vania: in questo caso "parole on", parole che sono poesia, annaffiate con cura perché possano fiorire
Posta un commento