JORGE LUIS BORGES
FINE D’ANNO
Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l’altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici e irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell’enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.
(da Fervore di Buenos Aires, 1923)
.
Il tempo con i suoi paradossi è uno dei temi fondamentali del grande scrittore argentino Jorge Luis Borges (1899-1986): “Noi abbiamo sognato il mondo. Lo abbiamo sognato resistente, misterioso, visibile, ubiquo nello spazio e fermo nel tempo; ma abbiamo ammesso nella sua architettura tenui ed eterni interstizi di assurdità, per sapere che è finto” scrisse. E ancora: “In un tempo infinito ad ogni uomo accadono tutte le cose. Per le sue passate o future virtù, ogni uomo è creditore d'ogni bontà, ma anche di ogni tradimento, per le sue infamie del passato e del futuro.[...] Visti in tal modo tutti i nostri atti sono giusti, ma sono anche indifferenti. Non esistono meriti morali o intellettuali. Omero compose l'Odissea; dato un tempo infinito, con infinite circostanze e mutamenti, è impossibile non comporre, almeno una volta, l'Odissea”. Pensieri da fine d’anno, quando ci si rende conto che in effetti il fiume del tempo scorre e non è il mutamento di data a modificarlo – un due che sostituisce un uno in questo caso. Domani è un altro giorno molto simile a questo, con la sua alba e il suo tramonto e tante cose in mezzo, e non è certo il fatto che nella data ci sia 2012 a farne un evento speciale, con buona pace dei Maya…
PS. Nonostante Borges e il suo cinismo, auguro un Buon anno a tutti voi, amici del Canto delle Sirene. Che il 2012 possa avverare i vostri desideri!
E, per curiosità, qualche statistica sul blog per quanto riguarda il 2011
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LA FRASE DEL GIORNO
Il tempo degli uomini è eternità ripiegata.
JEAN COCTEAU, Il mio primo viaggio
Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo (Buenos Aires, 24 agosto 1899 – Ginevra, 14 giugno 1986), scrittore, poeta, saggista, traduttore e accademico argentino. Creatore di un genere oggi designato “borgesiano”, a definire una concezione della vita come storia, come finzione, come opera contraffatta spacciata per veritiera, come fantasia o come reinvenzione della realtà.
..non sono concentrata ....permetti che perdo colpi...siamo alla fine...:)
RispondiElimina...a domani con un Nuovo inizio.:))
ciaooo Vania
Grazie per l'impegno costante che ci metti nel rendere la nostra vita più vivibile...I numeri ti premiano mio caro amico. Il prossimo anno sarà ancora migliore.
RispondiElimina...e un grazie a tutti i lettori del Canto delle Sirene, in particolare a quelli che seguono e commentano con assiduità (compresi quelli che interagiscono attraverso la pagina Facebook)
RispondiElimina@tra cenere e terra...
RispondiElimina..ottimo commento...bravo !!!! :)