Paolo Volponi, nato a Urbino il 6 febbraio 1924, fu tardoermetico e neorealista e questo suo apprendistato poetico gli valse poi come canovaccio per la stesura dei grandi romanzi - Memoriale e Corporale in primis. Di Volponi poeta Franco Fortini notò come il "senso della raffigurazione di oggetti manchi della dimensione del tempo; è tutto dato; fra le cose e sé mette solo aria. Come negli antichi paesaggi della pittura centro-italiana, un albero con l'ombra, un gregge e un pastore".
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DAL MELOGRANO
Dal melograno
sui tuoi capelli
cadono gocce rosse.
Tu sei la donna
dei trapassi stagionali
con gli occhi di nebbia,
quando le spume del mare
salgono il monte
e marciscono gli ulivi.
Sulla tua spalla
piange l’uccello marino
perduto sopra gli argini dei fiumi
e posa il tordo
la notte
che non ha più voglia.
(da Poesie e poemetti 1946-1966, Einaudi, 1980)
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LA BALLATA DELLA NEVE
Sono scesi i passeri a branchi
dai calanchi di neve;
si sono posati tutt'insieme
sulle peste davanti a casa
come se la tua veste
tenessero per gli orli,
sfrenati nel volo
quasi per una pena del cuore.
È solo il tuo sguardo, amore,
che li tiene in vita,
o il loro stesso timore
di presto morire.
Se appena ti chiamo,
altri volano dai pagliai:
l'inverno si spalanca
nel tuo grembiule celeste,
un filo d'oro di paglia
resta a metà nell'aria.
È d'oro la tua medaglia
ogni sabato d'inverno
e bianca è la tua pelle
nel nido sopra il ginocchio.
Salendo lentamente a germinare,
la stagione mantiene
il seme del tuo pudore:
l'una e l'altro maturano insieme
e cantano in silenzio
come il vento e la neve
nel tuo piccolo paesaggio
che arriva appena a domani.
Anche i passeri al tramonto
tremando sui rami,
vivi uno per uno
e tutt'insieme come le stelle,
ti chiamano in silenzio
per arrivare a domani.
(da Le porte dell'Appennino, Feltrinelli, 1960)
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Altre poesie di Paolo Volponi sul Canto delle Sirene:
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LA FRASE DEL GIORNO
Io tendo / come un seme a interrarmi, / a sdebitarmi intero.
PAOLO VOLPONI, Le porte dell'Appennino
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Paolo Volponi (Urbino, 6 febbraio 1924 – Ancona, 23 agosto 1994), scrittore, poeta e politico italiano, senatore della Repubblica Italiana nel corso di due legislature. Partito da una posizione tardoermetica e neorealista, approdò al poemetto narrativo, propedeutico alla sua attività di romanziere.
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