“Credo che sia un poeta che merita e andrebbe riletto ancora tante volte, nessuno come lui ci ha insegnato cos’è il verso, cos’era la lingua parlata, la lingua naturale. Diceva che la poesia è l’attività più libera delle arti, ma anche la più rigorosa e la più esigente”: sono le lusinghiere parole con cui lo scrittore Vicente Quirarte omaggia il poeta messicano Rubén Bonifaz Nuño, che nasceva il 12 novembre 1923 a Córdoba, nello stato di Veracruz. Un autore dalla vasta cultura che seppe incasellare le parole in liriche che coniugano in raffinato equilibrio la poesia classica e quella popolare.
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HO BUSSATO ALLA TUA PORTA. NON C’ERI
Ho bussato alla tua porta. Non c’eri.
Le lame del viaggio ti hanno strappato via.
Chi ci sarà al tuo ritorno?
Vento senza ricordi, nella notte
si fascia di inutili presagi.
Dicono che la vita va avanti.
Tra nevi remote, luci
che non conosco, apro le braccia
- guide cieche –; cerco.
Da qui, accanto all'orecchio sordo
amo segretamente e taccio.
Dicono che la vita non perdona.
Arrivo alla tua porta, e senza guardarti,
ti contemplo meravigliato.
Sei tornata, sei viva, ti sei nascosta?
Davanti alla tua casa silenziosa
- penso che tu ci sia ì-, non chiamo. Aspetto.
E la vita passa e si ferma.
(da L’ala della tigre, 1969)
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E DOBBIAMO PIANGERE PERCHÉ UN GIORNO
E dobbiamo piangere perché un giorno
soffriremo? Il sole gira sugli amanti,
e con le sue braccia.
Amici miei dell'attimo
già passato, gioiamo
tra risa e ghirlande morte.
Qui le aquile, le tigri,
il cuore prestato; prestate
le gioie e le amarezze;
la morte, forse per sempre,
per farti vivere; per renderti felice
ho, tra le ossa, un’anima triste.
E dovremo soffrire, allora,
solo perché un giorno piangeremo?
Gli amanti liberati ruotano
con la notte intorno. Tra le ghirlande
di un attimo, amici, finché
dura ciò che abbiamo, gioiamo.
(da L’ala della tigre, 1969)
Altre poesie di Rubén Bonifaz Nuño sul Canto delle Sirene:
- Centimetro per centimetro
- Che io possa essere, amore, la scala
- Per quelli che arrivano alle feste
- Qual è la donna che ricordiamo
- Reclinato nel suo piacere, il giorno
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LA FRASE DEL GIORNO
Se dessi una definizione di poesia, non sarebbe più libera, perché mi metterei in una specie di prigione per creare la poesia così come la sto definendo. Faccio poesia così come viene, semplicemente.
RUBÉN BONIFAZ NUÑO
Rubén Bonifaz Nuño (Córdoba, 12 novembre 1923 – Città del Messico, 31 gennaio 2013), poeta messicano. La sua formazione umanistica lo ha portato verso una poesia di sintesi in cui coincidono rigore classico e parole in libertà, l'oscuro e spesso atroce universo azteco nahuatl e la tradizione greco-romana.
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