ELISEO DIEGO
COMINCIA UN LUNEDÌ
Comincia un lunedì l’eternità
e il giorno dopo ha a malapena un nome
e l'altro è quello oscuro, l’abolito.
Vi si spengono tutti i mormorii
e il volto che amavamo vi svanisce
e l'attesa è vana, nessuno arriva.
Ignora le usanze l’eternità,
Azzurro chiaro o rosso fa lo stesso,
poiché tende al grigio, al fumo, alla cenere.
Nome e data che incidi sopra il marmo,
li sfiora indifferente con la spalla,
non resta neanche un poco di amarezza.
Però, vedi, mi aggrappo al lunedì
e al giorno successivo do il tuo nome
e con la punta del sigaro scrivo
nel buio più totale: qui ho vissuto.
(da Quattro di denari, 1991)
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Il tempo è uno dei temi prediletti dal poeta cubano Eliseo Diego. E paradossalmente il tempo dei tempi è l’eternità, ovvero l’atemporalità dalla misura impossibile perché infinita e dunque, come teorizzavano i greci, circolare. E quell’eternità in cui ogni giorno non è neppure un minuscolo granello di polvere ecco comparire in Diego con “l’ansia del lunedì in partenza”.
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IMMAGINE © WALLHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
Lunedì e martedì e subito / la mattina / ritorna quello che già era: / siamo dove restammo / perché / non ci manchi la vita?
ELISEO DIEGO, Campionario del mondo libero
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Eliseo Diego (L'Avana, 2 luglio 1920 – Città del Messico, 1° marzo 1994), poeta cubano. La sua poesia, sempre intrisa di storie oniriche che si mescolano con la realtà, affronta questioni come la trascendenza nonostante la morte o la solitudine ed è una sfida verbale all'effimero della vita.
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