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lunedì 4 aprile 2011

Toponomastica di Milano (II)


Quando sono venuti a Milano gli amici di Napoli per la presentazione di Uno, doje, tre e quattro, siamo andati a cena in Via della Commenda e lì mi hanno chiesto cosa fosse la “commenda”. Lo confesso: mi hanno colto impreparato. E mi sono riproposto di scrivere un secondo post sulla toponomastica milanese, a più di un anno dal precedente. A quello rimando per le note storiche che hanno portato ad assegnare un nome alle vie: qui comincio subito a ripianare la mia ignoranza…

VIA DELLA COMMENDA, insieme a Via Guastalla, collega Corso di Porta Vittoria con Corso di Porta Romana e vi hanno sede il Policlinico e la Clinica Mangiagalli. La commenda era un rapporto giuridico d’affidamento, diffuso nel periodo medievale: consisteva in un’associazione di capitale e lavoro per cui un creditor affidava denaro o beni a un debitor, che ne curava la gestione, spesso senza dividere i rischi. Una sorta di banca, insomma. Questa era specificamente la Commenda dei Cavalieri di Malta, che qui sorgeva e che aveva un tempio annesso, dove ora c’è il padiglione Cesarina Riva del Policlinico. Nel convento dei Cavalieri, nel 1158, Federico Barbarossa pose il suo quartier generale durante l’assedio di Milano. Lì, vicino, in Via San Barnaba, c’è tuttora la sede dei Cavalieri di Malta.

VIA CROCE ROSSA si apre dove Via Manzoni incrocia Via Montenapoleone: dovrebbe il suo nome a un vessillo con croce rossa su fondo bianco, che poi è il simbolo della città, donato nel V secolo da Papa Gelasio ai milanesi; venne portato in processione partendo proprio da lì. Secondo altri la croce rossa sarebbe stata invece quella dipinta su una colonna innalzata per ordine di San Carlo Borromeo durante la peste: serviva, come tante altre poste per la città, per celebrarvi le funzioni religiose, cui i malati assistevano dalle finestre di casa.

VIA DEI DISCIPLINI inizia dove Corso Italia si allarga in Piazza Bertarelli. Chi sono i Disciplini? Si tratta degli appartenenti a una Confraternita, quella dei Disciplini della Morte, più comunemente noti come Flagellanti, i fedeli che durante le processioni si flagellano per penitenza, rito ancora oggi diffuso in Spagna e nell’Italia Meridionale. I Torriani li cacciarono dalla città nel ‘200, i Visconti li accolsero invece nel secolo successivo, dando loro il compito di assistere i condannati alla pena capitale, attività che svolsero fino allo scioglimento della Confraternita, nel 1794.

VIA LAGHETTO con l’annesso Vicolo Laghetto, aperto agli inizi del XIX secolo, mette in comunicazione Piazza Santo Stefano, in zona Università Statale, con Via Francesco Sforza. Il laghetto, naturalmente, non c’è più: era un piccolo lago alimentato dalla fossa interna dei Navigli, aperto nel 1438 per consentire ai barconi provenienti dal Lago Maggiore di scaricare i marmi di Candoglia destinati alla costruzione del Duomo e il carbone.

PIAZZA e VIA DEI MERCANTI rappresentano il cuore medioevale della città: ospitano il Palazzo della Ragione e il Palazzo dei Giureconsulti. Un bassorilievo murato nel Palazzo della Ragione, ritrovato durante la sua costruzione, nel 1233, raffigura la scrofa semilanuta, da cui un’antica etimologia fa derivare il nome di Milano. La toponomastica della via e della Piazza sono chiare: vi aveva sede la corporazione dei Mercanti, così come per altre strade milanesi: Via Armorari, Via Spadari, Via Speronari, Via Orefici, Via Cappellari, tutte tra l’altro racchiuse in un fazzoletto.

VIA DEGLI OMENONI è appena dietro Piazza della Scala: appena vi si arriva, si capisce il perché si chiami così. Infatti, la brevissima via è caratterizzata da un edificio molto particolare, ornato da telamoni di pietra raffiguranti enormi uomini imprigionati nel portale. La casa, anch’essa detta degli Omenoni, parola dialettale che significa per l’appunto “omoni”, fu il palazzetto di Leone Leoni, orafo aretino dal carattere bizzoso e amico dei potenti.

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VIA PATTARI, in pieno centro, collega Corso Vittorio Emanuele a Piazza Fontana. L’etimologia è controversa. Secondo alcuni il nome risalirebbe ai patarini o paterini, poi chiamati patari in analogia con catari: erano eretici dell’XI secolo, che si sarebbero riuniti in questa contrada. Secondo altri sarebbe invece la “patta” all’origine del nome, cioè la chiusura dei pantaloni sul davanti (“pattona” è la trapunta, “pattina” è la presina, sempre stoffa comunque). Altri ancora vorrebbero la via così chiamata per l’antica presenza di robivecchi, i “patée”.

VIA RASTRELLI, anch’essa in pieno centro, costeggia il Palazzo Reale e conduce da Piazza Diaz, dove sorge il monumento ai Carabinieri in forma di fiamma sul cappello,  a Via Larga: i rastrelli sarebbero lunghe lance di ferro che i Celti avrebbero infisso nel terreno per recintare uno stabilimento termale, detto “stupa”

VIA DELLA SPIGA, nel quadrilatero della moda che ha il suo culmine in via Montenapoleone, deve il suo nome probabilmente a una lapide murata sopra l’edificio al numero 40, abbattuto nel primo dopoguerra. L’epigrafe latina diceva: SPICA NOME PACIS QUISQUIS AMAT GRATUM PACIS COMPONERE NOMEN HIC UBI SPICA VIRET NOMINA PACIS HABET, ovvero “Spiga nome di pace, chiunque ama comporre il gradito nome della pace, qui, dove verdeggia la spiga, trova i nomi della pace”. Secondo altri, meno poeticamente, vi abitava una famiglia Spiga.

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VIA DEL VERZIERE, da Via Larga a Corso di Porta Romana, ricorda che qui, fino ai primi anni del ‘900 era sito il mercato di frutta e verdura – ma non solo -  e che nelle vicinanze c’era l’orto dell’Arcivescovo. Celebre personaggio era la Ninetta del Verzee, pescivendola del mercato, ridotta alla prostituzione e allo sfacelo dall’amore per uno sfruttatore.

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Fotografie: Via Laghetto © Storia di Milano / Omenoni © Daniele Riva / Via della Spiga © Marie Claire

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LA FRASE DEL GIORNO
 
Sì, Milano è proprio bella, amico mio, e credimi che qualche volta c'è proprio bisogno di una tenace volontà per resistere alle sue seduzioni, e restare al lavoro.
GIOVANNI VERGA, Lettera a Luigi Capuana, 5 aprile 1873

3 commenti:

  1. ....sedotta anch'io...un giorno con la fotocopia del tuo post...girerò Milano !!!

    ...speremo !!! :))

    ciaooo Vania

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  2. Ciao, Vania...
    Milano è una città molto bella e ricca di storia

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  3. Non posso che concordare con te per il giudizio su Milano! E grazie per le superbe informazioni di storia.

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