L’altro sabato mi sono trovato a parcheggiare nel garage sotterraneo appena aperto di un centro commerciale. C’erano poche automobili e ci si sarebbe aspettato di trovare un silenzio quasi assoluto. Invece, sceso dall’auto, ho avuto la sgradita sorpresa di una orribile musica di sottofondo, un riempitivo, come se nella società odierna fossimo ormai incapaci di affrontare il silenzio, di trovarci di fronte ad esso. Harold Pinter sosteneva che anche un diluvio di parole può essere un tipo di silenzio, ed è a quello che ho associato quel plastificato pop del garage: “È una finta necessaria, uno schermo di fumo, violento, ipocrita, angosciato o beffardo, che mantiene l'altro al suo posto. Quando il vero silenzio cade, si conservano ancora degli echi ma si è più vicini alla nudità”. Naturalmente dentro il centro commerciale c’era quello che uno si aspetta di trovare: gente, rumore, luci, colori. Ma guardavo la giostra alta due piani girare e ripensavo ancora al silenzio di cui ero stato privato nel parcheggio, l’assenza di suoni in cui siamo assolutamente soli con noi stessi – chi prega è in silenzio, chi pensa è in silenzio… E intanto il valzer di Radetzky andava a tutto volume tra negozi, ristoranti e giochi per bambini.
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JORGE BOCCANERA
FILACCI
Il silenzio è il guanto della voce?
Potremmo toccarlo?
Ricorderemo il silenzio d'un giorno
qualsiasi da bambini?
Forse vola sfiorando il suolo?
Il poeta che sceglie il silenzio: va
volontariamente o è il silenzio a chiamarlo?
Chi tace, acconsente?
Sono risposte che non posso chiedere.
Non temo il silenzio,
anche quando si sfracella con le sue ali
di polvere sulla mia finestra.
Non fa paura ascoltarlo.
Ma temo di vederlo.
(da Sordomuta, 1991 – Trad. Alessio Brandolini)
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EDUARDO MITRE
IL SILENZIO
Prateria in cui brucano le parole.
Fonte in cui la musica
fa il bagno
tutta nuda.
(da Versi d’autunno, 1993 – Trad. Antonella Ciabatti)
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GIUSEPPE UNGARETTI
SILENZIO IN LIGURIA
Scade flessuosa la pianura d'acqua
Nelle sue urne il sole
Ancora segreto si bagna.
Una carnagione lieve trascorre.
Ed ella apre improvvisa ai seni
La grande mitezza degli occhi.
L'ombra sommersa delle rocce muore.
Dolce sbocciata dalle anche ilari,
Il vero amore è una quiete accesa,
E la godo diffusa
Dall'ala alabastrina
D'una mattina immobile.
(da Sentimento del tempo, 1933)
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Ralph Bohnenkamp, “Stop over 4”
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LA FRASE DEL GIORNO
Una parola vale un denaro; il silenzio ne vale due.
TALMUD
...parole su cui riflettere in silenzio.
RispondiEliminaciao Vania
Il silenzio è pensiero. Richiede tempo.
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