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martedì 5 aprile 2011

Ode al silenzio


L’altro sabato mi sono trovato a parcheggiare nel garage sotterraneo appena aperto di un centro commerciale. C’erano poche automobili e ci si sarebbe aspettato di trovare un silenzio quasi assoluto. Invece, sceso dall’auto, ho avuto la sgradita sorpresa di una orribile musica di sottofondo, un riempitivo, come se nella società odierna fossimo ormai incapaci di affrontare il silenzio, di trovarci di fronte ad esso. Harold Pinter sosteneva che anche un diluvio di parole può essere un tipo di silenzio, ed è a quello che ho associato quel plastificato pop del garage: “È una finta necessaria, uno schermo di fumo, violento, ipocrita, angosciato o beffardo, che mantiene l'altro al suo posto. Quando il vero silenzio cade, si conservano ancora degli echi ma si è più vicini alla nudità”. Naturalmente dentro il centro commerciale c’era quello che uno si aspetta di trovare: gente, rumore, luci, colori. Ma guardavo la giostra alta due piani girare e ripensavo ancora al silenzio di cui ero stato privato nel parcheggio, l’assenza di suoni in cui siamo assolutamente soli con noi stessi – chi prega è in silenzio, chi pensa è in silenzio… E intanto il valzer di Radetzky andava a tutto volume tra negozi, ristoranti e giochi per bambini.

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JORGE BOCCANERA

FILACCI

Il silenzio è il guanto della voce?
Potremmo toccarlo?
Ricorderemo il silenzio d'un giorno
      qualsiasi da bambini?
Forse vola sfiorando il suolo?
Il poeta che sceglie il silenzio: va
      volontariamente o è il silenzio a chiamarlo?
Chi tace, acconsente?

Sono risposte che non posso chiedere.
Non temo il silenzio,
anche quando si sfracella con le sue ali
      di polvere sulla mia finestra.
Non fa paura ascoltarlo.
Ma temo di vederlo.

(da Sordomuta, 1991 – Trad. Alessio Brandolini)

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EDUARDO MITRE

IL SILENZIO

Prateria in cui brucano le parole.
Fonte in cui la musica
fa il bagno
                           tutta nuda.

(da Versi d’autunno, 1993 – Trad. Antonella Ciabatti)

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GIUSEPPE UNGARETTI

SILENZIO IN LIGURIA

Scade flessuosa la pianura d'acqua

Nelle sue urne il sole
Ancora segreto si bagna.

Una carnagione lieve trascorre.

Ed ella apre improvvisa ai seni
La grande mitezza degli occhi.

L'ombra sommersa delle rocce muore.

Dolce sbocciata dalle anche ilari,
Il vero amore è una quiete accesa,

E la godo diffusa
Dall'ala alabastrina
D'una mattina immobile.

(da Sentimento del tempo, 1933)

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Ralph Bohnenkamp, “Stop over 4”

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LA FRASE DEL GIORNO
 
Una parola vale un denaro; il silenzio ne vale due.
TALMUD




bio-boccanera

Jorge Boccanera (Bahía Blanca, 18 aprile 1952), poeta, drammaturgo e saggista argentino. Dal 1976 visse esule in Messico e Costarica a seguito del golpe militare. Tornato a Buenos Aires nel 1997, si occupa esclusivamente di attività letterarie.


Eduardo Mitre (Oruro, 1943), poeta, saggista, critico letterario e traduttore boliviano. Laureatosi a Pittsburgh con una tesi su Vicente Huidobro, ha insegnato letteratura a New York, alla Columbia University e alla St. Johns University. Le sue poesie  hanno uno stile rigoroso e incisivo, chiaro e immediato.


Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è uno dei tre grandi poeti dell’Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima guerra mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di letteratura moderna alla Sapienza.



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