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martedì 23 novembre 2010

Un solco tra due regni


LEONARDO SINISGALLI

IL GUADO

Restano poche frasi,
le più turpi, e il sapore
delle unghie nella bocca.
Resta nella vita quest'afa
che ci soffoca, il tempo
insensato tra due estati.
Il torrente era carico di libellule,
le acque basse e rapide,
un solco tra due regni,
un confine, un segno.
Fu un sogno breve, sonno
di banditi, poi l'inverno, la neve,
la vecchiezza e i colpi alle reni
più fitti.

(da “Le età della luna”, Mondadori, 1962)

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Ha superato la soglia dei cinquant’anni Leonardo Sinisgalli quando scrive questi versi: il tempo che sembra avere perso di valore è una fuga di giorni da togliere il fiato, è un arco che allontana la memoria, la buona memoria dell’infanzia e dell’adolescenza, della gioventù che abbiamo visto in “Mi ricorderò di questo autunno”. Diventa amaro allora volgersi indietro, ritrovare quel torrente della Lucania che apriva la strada al sogno dei bambini, che spalancava regni fiabeschi nelle campagne potentine. Ora il guado è un altro, altra è la frontiera da passare.

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Fotografia © Javed Iqbal

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LA FRASE DEL GIORNO
Un bel fuoco / è una poesia riuscita. / Si sta incerti dell'esito.
LEONARDO SINISGALLI, Dimenticatoio




Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981), poeta,  saggista e critico d'arte italiano. Noto come Il poeta ingegnere per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista “Civiltà delle macchine”.


3 commenti:

  1. In pratica non conoscevo questo poeta. Ho apprezzato. Come altre volte, qui da te! Dove lo spirito si ritempra!

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  2. ...che "immagine".

    ...grazie . Ciao Vania

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  3. La poesia segue le mode, la capacità di cavalcare l'onda del momento. Ma restano, al di là di Neruda o della Merini, che adesso viene tanto citata, figure meritevoli come questa di Sinisgalli, poeta-ingegnere che lavorò alla Olivetti.

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