PRIMO LEVI
SCACCHI
Solo la mia nemica di sempre,
l’abominevole dama nera
ha avuto nerbo pari al mio
nel soccorrere il suo re inetto.
Inetto, imbelle, pure il mio, s’intende:
fin dall’inizio è rimasto acquattato
dietro la schiera dei suoi bravi pedoni,
ed è fuggito poi per la scacchiera
sbieco, ridicolo, in passetti impediti:
le battaglie non son cose da re.
Ma io!
Se non ci fossi stata io!
Torri e cavalli sì, ma io!
Potente e pronta, dritta e diagonale,
lungi portante come una balestra,
ho perforato le loro difese;
hanno dovuto chinare la testa
i neri frodolenti ed arroganti.
La vittoria ubriaca come un vino.
Ora tutto è finito,
sono spenti l’ingegno e l’odio.
Una gran mano ci ha spazzati via,
deboli e forti, savi, folli e cauti,
i bianchi e i neri alla rinfusa, esanimi.
Poi ci ha gettati con scroscio di ghiaia
dentro la scatola buia di legno
ed ha chiuso il coperchio.
Quando un’altra partita?
9 maggio 1984
(da “Ad ora incerta”, Garzanti, 1984)
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Gli scacchi sono più di un gioco, sono un’affascinante battaglia che si svolge sulle 64 caselle della scacchiera. Ci sono giochi per computer che simulano realisticamente gli attacchi portati ai pedoni, agli alfieri, ai cavalieri. C’è la partita storica che si svolge a Marostica nella celebre piazza che riproduce una scacchiera, giocata da pezzi in carne e ossa.
Primo Levi, l’indimenticato autore di “Se questo è un uomo” e “La tregua” qui si cimenta con la poesia e descrive una partita a scacchi in forma di battaglia facendo parlare quello che è il pezzo più potente, la Donna – in questo caso quella bianca. La figura del Re non ne esce per niente bene: un inetto, imbelle, incapace di comandare, sempre intento a nascondersi dietro i pedoni, a difendersi con piccoli passi. Lei invece, “potente e pronta, dritta e in diagonale”, in grado di muoversi per tutto il campo, di sbaragliare ogni avversario, fino alla vittoria finale del Bianco.
Poi tutto finisce, bianchi e neri si mischiano alla rinfusa nella scatola di legno, in attesa di un’altra partita, di un’altra battaglia.
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Immagine © Lanny Wu
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LA FRASE DEL GIORNO
- Ma qual è la principale qualità del giocatore di scacchi? – L’immaginazione.
ANDRÉ CHERON, Gli scacchi per il principiante
Primo Michele Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987), scrittore, partigiano e chimico italiano, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi. Arrestato dalla milizia fascista il 13 dicembre 1943, fu rinchiuso nel campo di Fossoli e poi ad Auschwitz. Raccontò la terribile esperienza in Se questo è un uomo, La tregua e I sommersi e i salvati.
...e qui ritorna la mia voglia di imparare questi scacchi...ho preso dei libri....ma non si può....non si può.
RispondiElimina...al mare un ragazzino mi ha "insegnato"....ci sono mille regole....che bisogna...per me ...solo provare.
...la partita a Marostica era quest'anno...che si svolge ogni due anni...chissà...è a due passi da casa mia.
....dimenticavo poesia molto bella
e anche la frase del giorno e la foto...insomma una bella "battaglia"...hai vinto.:))
ciaoo Vania
io sono un giocatore molto scarso... ma mi affascina questa battaglia che si viene a creare
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