ÁGNES NEMES NAGY
DAVANTI ALLO SPECCHIO
Ti stai togliendo lentamente il trucco
e vorresti toglierti anche tutta la faccia,
aspetti che la poltrona si alzi, agiti una mano,
e con un gesto annoiato, si alzi dietro di te.
(da In un mondo duale, 1946)
.
La forza delle poesie di Ágnes Nemes Nagy risiede nella pulizia delle sue quartine: indaga in esse l’ordine delle cose, i suoi sentimenti. Alcuni critici l’hanno accostata per questa sua caratteristica a Rilke e, anche meglio, a Emily Dickinson. Davanti allo specchio è una pagina di diario in cui la poetessa ungherese posa la sua stanchezza e il suo sconforto, desiderando quasi scambiarsi con l’immobilità della sedia: “Cosa dovrei fare? Non lo so. / Intreccio le mani. / Mi siedo sul letto senza parole. / Dove mi sono trovata?”
.
ROBERT LEWIS REID, "IL KIMONO VIOLA"
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LA FRASE DEL GIORNO
Sappiamo tutto. Ci stiamo solo nascondendo, / proprio come gli enigmi.
ÁGNES NEMES NAGY, Fulmine a secco
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Ágnes Nemes Nagy (Budapest, 3 gennaio 1922 – 23 agosto 1991), poetessa, scrittrice, educatrice e traduttrice ungherese. Con l’avvento del comunismo,le fu proibito di pubblicare dal 1949. Fu simbolo della resistenza letteraria al realismo socialista. Durante il periodo stalinista visse di borse di studio a Roma e Parigi e lavorò come insegnante.
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