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sabato 24 giugno 2023

Centenario di Yves Bonnefoy


Yves Bonnefoy, nato a Tours il 24 giugno del 1923, consapevole che all’uomo è negata la conoscenza intellettuale della realtà, cercò nelle sue poesie di intravedere “il suono del colore in ciò che è”. Per questo motivo, partito da una vicinanza con i Surrealisti, li abbandonò ben presto, considerando che il movimento costituiva una "cattiva presenza" sostituendo una surrealtà alla realtà. La poesia deve essere attaccata alla realtà e al vivere: è “l'articolazione tra l'esistenza e la parola”, vi è continuità tra l’essere e la sua poesia.

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FOTOGRAFIA © HANSER

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IL CUORE, L’ACQUA NON INTORBIDITA

Sei allegra o triste?
– Come saperlo,
Salvo che nulla pesa
Al cuore senza ritorno.

Nessun passo d’uccello
Su questa vetrata
Del cuore attraversato
Da giardini ed ombra.

Un pensiero di te
Che ha bevuto la mia vita
Ma tra queste foglie
Nessun ricordo.

Sono l’ora semplice
E l’acqua non intorbidita.
Ho saputo amarti,
Non sapendo morire?

(da Pietra scritta, 1965 – Traduzione di Fabio Scotto)

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SI ERANO SCORTI DA LONTANO TRA LA FOLLA

Si erano scorti da lontano tra la folla,
Si conoscevano solo di vista,
Si sedettero uno accanto all'altra per ascoltare
La musica sublime di quella sera.

L'opera sapeva molto dell'uno e dell'altra,
Parlava a ciò che non osavano essere,
Prese loro le mani, affinché farne
Riconoscenza e condivisione e desiderio.

Di mani che s'uniscono s'accresce lo spirito,
E ancor più penetrante è la musica.
Ancor più essa è il vero che è il semplice.

Una barca i loro corpi avvinti che solleva
L'ardore che farà nascere, e vicina è l'alba,
Quasi già sorto il loro secondo giorno.

(da Insieme ancora, Il Saggiatore, 2022 – Traduzione di Fabio Scotto)

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Altre poesie di Yves Bonnefoy sul Canto delle Sirene:

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  LA FRASE DEL GIORNO  

La poesia cerca di risalire la corrente, non può, deve cercare modi indiretti di essere memoria dell'immediato, di risvegliare l'essere parlante dal suo sonno concettuale.
YVES BONNEFOY, L’Express, 22 novembre 2010

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Yves Bonnefoy (Tours, 24 giugno 1923 – Parigi, 1º luglio 2016),  poeta, traduttore e critico d'arte francese. Le sue poesie affermano la speranza che al linguaggio poetico, non potendo raggiungere la conoscenza della realtà, sia concesso di giungere almeno al "suono del colore in ciò che è".


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