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martedì 26 gennaio 2021

Centenario di Georges Desportes


Il poeta martinicano Georges Desportes, che nacque il 26 gennaio di cento anni fa e morì nel 2016, si dichiarava “partigiano di un pensiero che obbedisce alle leggi del sogno e non a quelle della logica”. A capo della RFO, la radio francese d’Oltremare, seppe apprezzare la straordinaria creatività contemporanea, dove “la tecnologia d'avanguardia sperimenta combinazioni insolite che utilizzano il computer, il cinema e i suoi effetti speciali, i videogiochi, per aiutare a far rivivere, nei tempi moderni, la meraviglia e il fantastico della fantascienza”. Per lui la poesia era “il jazz suonato dalla sorpresa dello spirito in estasi”.

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GEORGES DESPORTES, A DESTRA, CON L'ALTRO GRANDE POETA MARTINICANO, AIMÉ CESAIRE

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SEMINA DEL POLLINE

Ciò è detto
per chi vuole trarre profitto dall’avvenire
senza nascondersi:
                              camminate dritti
                              e senza tremare
                              gridate forte
                              cantate gridate la vita
                                          lottate
e di giorno e di notte
resistete
io sono con voi

(da Semina del polline, 1985)

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LA BUONA CANZONE

Io sono colui che va a piedi nudi
sui ruvidi ciottoli delle strade di cemento,
la zappa sulle spalle e il coltellaccio tintinnante:
sono il grande lavoratore nero.
Sono colui che si vede chino
nelle piantagioni di canna da zucchero;
colui che si vede lucido di sudore
nel sole cocente, la schiena curva e le braccia nude,
le reni spezzate;
e le mani che stringono la zappa!
Io sono il grande lavoratore nero.
In pianura e in montagna,
con il caldo e con la pioggia
arrivo ovunque usando la forza dei miei muscoli
canticchiando le nostre canzoni nere
le sole che riempiono la mia solitudine
e il peso del mio lavoro,
io non tempo la dura fatica,
io sono il lavoratore nero!
È per questo che cado sotto il sole,
con i piedi nudi sulla strada maestra,,
la zappa sulla spalla e il coltellaccio tintinnante
cantando i miei dolori, cantando le mie gioie…
- Ho in tasca una pipa d’argilla,
la mia scatola di fiammiferi e il mio tabacco
E cinque centesimi per bere il mio rum!
”Io sono il buon lavoratore nero”.

(da Poeti d’espressione francese, Seuil, 1947)

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Sul Canto delle Sirene, di Georges Desportes:

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LA FRASE DEL GIORNO
In mezzo alla musica delle mie parole / sono come un direttore d’orchestra minacciato / dalla folla e dalle grida. /Allora lotto / con la mia febbre.
GEORGES DESPORTES




Georges Desportes, (Ducos, Martinica, 26 gennaio 1921 – Fort-de-France, Martinica 5 agosto 2016), poeta, romanziere e saggista francese.  Attivista martinicano, responsabile dei programmi della radio francese d’Oltremare, fu direttore dell’Institut Aimé Césaire e curatore delle opere del poeta della “negritudine”


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