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giovedì 27 agosto 2020

O Luna! Grande Luna!


FOROUGH FARROKHZAD

LA SOLITUDINE DELLA LUNA

Per tutta la notte,
I grilli invocarono:
“O Luna! Grande Luna…”

Per tutta la notte,
I rami con quelle braccia protese,
I cui sensuali sospiri
Si levavano verso l’alto,
La brezza della sottomissione
Ai comandi di dei sconosciuti e misteriosi,
Migliaia di respiri segreti nella vita recondita della terra,
La lucciola in quel volo circolare e luminoso,
Il ticchettio sul tetto di legno,
Leila dietro il velo,
E le rane nello stagno
Tutti insieme, tutti insieme ininterrottamente
Fino all’alba invocarono:
“O Luna! Grande Luna…”

Per tutta la notte,
Brillò la Luna sulla terrazza.
La Luna
Era il solitario cuore della sua notte.
Lacrime risplendenti d’oro stava piangendo.


(Traduzione di Daniela Zini)

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“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna?” si chiedeva Giacomo Leopardi. Se ne sta sola, nel suo bianco silenzio, risponde la poetessa iraniana Forough Farrokhzad, a illuminare le notti terrestri, a convogliare i sogni, a brillare nel buio cosmico stillando i suoi raggi come lacrime.

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FOTOGRAFIA © OK-PHOTOGRAPHY

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LA FRASE DEL GIORNO
La luna, finché è sola nel cielo, campeggia su tutte le stelle; ma quando poi spunta il sole o scompare, o non si vede più. Non v'accostate mai a chi vi può eclissare, ma a chi vi può mettere in evidenza..
BALTASÁR GRACIÁN, Oracolo manuale e arte di prudenza




FarrokhzadForough Farrokhzad (Teheran, 5 gennaio 1935 – Tafresh, 13 febbraio 1967), poetessa iraniana. Sfidando le autorità religiose, espresse con fermezza sensazioni e sentimenti della situazione femminile nella società iraniana degli anni cinquanta-sessanta, contribuendo al rinnovamento della letteratura persiana del '900. Morì in un incidente stradale tornado da una visita alla madre. La sua poesia fu vietata dalla rivoluzione islamica del 1979.


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