BARTOLO CATTAFI
PARTENZA DA GREENWICH
Si parte sempre da Greenwich
dallo zero segnato in ogni carta e in questo
grigio sereno colore d’Inghilterra.
Armi e bagagli, belle
speranze a prua,
sprezzando le tavole dei numeri
i calcoli che scattano scorrevoli
come toppe addolcite
da un olio armonioso, in un’esatta
prigione.
Troppe prede s’aggirano tra i fuochi
delle Isole, e navi al largo,
piene, panciute, buone
per essere abbordate dalla ciurma
sciamata ai Tropici
votata alla cattura
di sogni difficili, feroci.
Ed alghe, spume,
il fondo azzurro in cui
pesca il gabbiano azzurro del ricordo
posati accanto al grigio
disteso colore
degli occhi, del cuore, della mente,
guano australe ai semi
superstiti del mondo.
(1953)
(da Partenza da Greenwich, Edizioni della Meridiana, 1955)
.
Secondo Giorgio Bàrberi Squarotti, i viaggi del poeta siciliano Bartolo Cattafi sono “i viaggi di un moderno antifrastico, inquieto turbato Ulisse” che “va dove gli si rivela il destino”. È dunque un viaggio alla ricerca di sé e della verità, del senso del vivere, ma è un viaggio non lineare, come quello di Ulisse, pieno di trabocchetti e di distrazioni che sviano dalla rotta.
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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------LA FRASE DEL GIORNO
Com’è duro, difficile arrivare / all’altra faccia del cuore, / leggerne il bigio, agevole disegno / mentre i fantasmi lasciano una traccia /di rischioso colore, / mentre l’insetto stordito guada il mare / il regno proibito / l’avventuroso fondo del bicchiere.
BARTOLO CATTAFI, Partenza da Greenwich
Com’è duro, difficile arrivare / all’altra faccia del cuore, / leggerne il bigio, agevole disegno / mentre i fantasmi lasciano una traccia /di rischioso colore, / mentre l’insetto stordito guada il mare / il regno proibito / l’avventuroso fondo del bicchiere.
BARTOLO CATTAFI, Partenza da Greenwich
Bartolo Cattafi (Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1922 – Milano, 13 marzo 1979), poeta italiano. La sua poesia spazia sui dilemmi esistenziali con sensibilità di diarista, spesso con uno sguardo metafisico dove sono protagonisti il vuoto e la solitudine. Nei suoi versi il tema del viaggio è una costante metafora del vivere.
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