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mercoledì 3 luglio 2019

Saggiare la poesia


CINTIO VITIER

A TE LEGGO LE MIE POESIE

A te leggo le mie poesie
perché nascano davvero.
                                        Il loro volto di parole
mi si disegna nel tuo d'amore
per la prima volta, e così protetto
mi duole meno la povertà
illuminata d'affetto.

Emula della dama assorta di Vermeer,
tu fissi sull'ago della bilancia il peso
dell'essenza fuggitiva, che sempre mi sfugge.

La salvazione o la perdizione d'ogni verso
pende dai tuoi occhi, capaci
di saggiare la poesia come il fuoco
saggia la spada.

                           Tu dici, musa
della mia passione, e della mia lucidità,
l'ultima parola, quella che manca,
come il bacio d'oro della madre
affinché il figlio risorga e io lo accetti.


(da Poesia, n. 276, Novembre 2012 - Traduzione di Nicola Licciardello)

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Si scrive per se stessi, forse. Ma la poesia non è semplice analisi, è condivisione dell’emozione. Ecco che allora la poesia, come dice il poeta cubano Cintio Vitier, nasce davvero quando viene letta da un altro, in questo caso la Musa che l’ha originata, ovvero la poetessa Fina García Marruz, compagna di una vita: è in lei che trova finalmente un’identità.

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JAN VERMEER, "LA PESATRICE DI PERLE"

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LA FRASE DEL GIORNO
Credo che si scrive (o perlomeno, io scrivo) per qualcuno, solo che questo qualcuno è sconosciuto, così come la poesia può solo parlare di qualcosa, anche se non sembra, che non si conosce.
CINTIO VITIER, Opere, I, Poetica




Cintio Vitier (Key West, Florida, Stati Uniti, 25 settembre 1921 - L'Avana, 1° ottobre 2009​),  poeta, narratore, saggista e critico letterario cubano. Vicino agli inizi al gruppo della rivista Orígenes, ha poi virato verso il compromesso politico e sociale sull'orma del poeta nicaraguense Ernesto Cardenal.


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