C.K. STEAD
QUESTO TEMPO
Queste sono le stelle della poesia
Troppo belle per essere vere
Sulle colline
E nella baia colma fino al limite.
E questa, l’ultima moneta
Il morto scambio –
Il silenzio.
Hai svitato le orecchie?
Le hai messe a posto per bene?
No. Sturale.
Non sei spirito.
Ascolta.
La rugiada si raccoglie sul bordo e
Gocciola. Gocciola
sulle foglie brinate.
Ogni minuscolo
cristallino vocabolo
parla del tempo.
Contali.
Considerarti fortunato.
(da Crossing the bar, 1972)
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Un paesaggio naturale – lo immaginiamo splendido come ve ne sono nella lontanissima Nuova Zelanda, patria del poeta C. K. Stead. E la poesia è in quel paesaggio, è come quel paesaggio: come gli occhi e le orecchie avvertono la bellezza naturale e la melodia dei suoni, sta a noi cogliere ogni più piccolo vocabolo come parte della poesia, comprenderne il significato.
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FOTOGRAFIA © IRFAN SHAHID
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LA FRASE DEL GIORNO
Penso che scrivere una poesia sia porsi all’interno del momento - un'azione più completa, intuitiva e misteriosa del semplice pensare.
C. K STEAD
Christian Karlson "Karl" Stead (Auckland, 17 ottobre 1932) è uno scrittore neozelandese: la sua opera comprende romanzi, poesia, racconti brevi e critica letteraria. Professore d’inglese all’Università di Auckland, si ritirò nel 1985 per dedicarsi interamente alla scrittura.
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