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lunedì 18 dicembre 2017

La due cavalli


JOAN MARGARIT

FARI NELLA NOTTE

Io cerco di sedurti nel passato
Le mani sul volante e questa luce
da night-club del cruscotto – fantasia
d’inverno – con te mi fanno ballare.
Dietro me, come un autoarticolato,
il mattino lampeggia con i fari.
Non lo guida nessuno e mi sorpassa,
però adesso io e te viaggiamo insieme
e l’auto può essere la due cavalli
degli anni Sessanta presso Parigi.
"Je ne regrette rien" canta Edith Piaf.
Abbasso il finestrino, entra la notte
fredda dell’autostrada, e il passato
si para davanti, velocemente:
passa e abbaglia, non abbassa le luci.

(da Le ragioni del lupo, 1993)

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Memorie che si affollano in un viaggio notturno in autostrada in questi versi del poeta catalano Joan Margarit: il passato può apparire vicino, può sembrare ripetere le sue emozioni ma non è che un’illusione, un fallace abbagliamento dei sensi così come le automobili che transitano sulle altre carreggiate offuscano il nostro sguardo con i loro fari potenti.

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Fari

FOTOGRAFIA © PEXELS

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia è una specie di partitura, aperta a molte possibili interpretazioni
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JOAN MARGARIT, Nuove lettere a un giovane poeta




Joan Margarit i Consarnau  (Sanaüja, 11 maggio 1938) è un poeta, architetto ed ex professore catalano. Si definisce poeta bilingue catalano/castigliano, disdegna le correnti poetiche e considera il poeta  "l’essere più realista e più pragmatico perché beve dalla realtà”.



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