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giovedì 10 agosto 2017

Luci di San Lorenzo


LEONARDO SINISGALLI

SERA DI SAN LORENZO

Mi rialzo alle colline
(Così lustre di pula lenta nel soffio d’agosto)
Silvestro, dolce amico, mi rassegni
D’ogni cosa trascorsa, dell’usura
Che fa liscia la pietra sopra il grano,
E una foglia mi porgi sulla mano
Generosa. Nel torpido alone
Della giovane luna ti chiudi
E parli di tante allegrie.
Fresco il vento sugli occhi si avviva
E rintoccano i sonagli alle vette.
Sono luci di San Lorenzo
Le fole che vidi ardere: tu ridi
Se penso la fila lunga
Di formiche che bruci.

(da Campi Elisi, Scheiwiller, 1939)

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Il poeta lucano Leonardo Sinisgalli è tornato per le vacanze di agosto al suo paese natale, Montemurro, ed è un dolce canto quello della terra bruciata dal sole, delle colline che si inerpicano fino al Santo Jaso e al Monte Agresto, delle memorie d’infanzia che riaffiorano in questa notte di San Lorenzo in cui ardono le stelle cadenti come le illusioni.

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Stelle

FOTOGRAFIA © QT

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LA FRASE DEL GIORNO
Mi ritorna la triste / Vocazione ad esistere, / La brama di cercarmi in ogni luogo
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LEONARDO SINISGALLI, Vidi le Muse




Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981), poeta,  saggista e critico d'arte italiano. Noto come Il poeta ingegnere per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista “Civiltà delle macchine”.


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