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martedì 3 gennaio 2017

È l’arte?

 

FERREIRA GULLAR

TRADURSI

Una parte di me
è tutto il mondo:
l'altra parte è nessuno,
fondo senza fondo.

Una parte di me
è moltitudine:
l'altra parte isolamento
e solitudine.

Una parte di me
soppesa, pondera:
l'altra parte
delira.

Una parte di me
pranza e cena:
l'altra parte
è sorpresa.

Una parte di me
è sempre presente:
L'altra parte
si conosce improvvisamente.

Una parte di me
è solo vertigine:
l'altra parte,
linguaggio.

Tradurre una parte
nell'altra
- è una questione
  di vita o di morte -
  è l'arte?

(da Nella vertigine del giorno, 1980)

.

Tutti noi siamo Dottor Jekyll e Mister Hyde o più semplicemente Yin e Yang: il poeta brasiliano Ferreira Gullar si chiede se l’arte – la poesia, la pittura, la musica, la scrittura – non sia il risultato di quando riusciamo a conciliare queste due parti di noi.

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J

FOTOGRAFIA © CHRISTOPHER J.

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LA FRASE DEL GIORNO
L’arte esiste perché la vita non basta.
FERREIRA GULLAR




Ferreira Gullar, pseudonimo di José Ribamar Ferreira (São Luís, 10 settembre 1930 – Rio de Janeiro, 4 dicembre 2016), poeta e scrittore brasiliano. Tematiche ricorrenti nella sua opera sono la riflessione sulla genesi della poesia e sulla corrosione del tempo che sottomette gli esseri al dolore e alla morte. È un poeta concreto e metafisico, quotidiano ed esistenziale allo stesso tempo. La realtà lo sollecita e questa realtà è la sua materia poetica.


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