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mercoledì 4 gennaio 2017

I monti si fanno d’aria

 

DIEGO VALERI
NEL CREPUSCOLO BIANCO

Nel crepuscolo bianco venato di rosa
i monti si fanno d’aria, di tenera luce,
di un denso azzurro grigio i vicini,
di un diafano azzurro di perla i lontani.
Giù in basso, dietro la siepe dei bossi,
brillano lame verdi di lago.

(da Verità di uno, Mondadori, 1970)

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Chi frequenta i laghi conosce bene la sensazione espressa in questi versi dal poeta padovano Diego Valeri: è l’ora in cui – soprattutto nelle brevi giornate invernali – le montagne sembrano rarefarsi, dissolvere parte della loro materia in un acquerello. Come quelle scenografie teatrali disposte su più livelli, accolgono sul loro palcoscenico il sole che tramonta facendosi esso stesso acquerello nel cielo della prima sera.

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Monti

FOTOGRAFIA © DAVE ALLEN

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LA FRASE DEL GIORNO
I monti non è vero che chiudono l'orizzonte, anzi lo spalancano a ogni svolta, a ogni cima.
CARLO ALIANELLO, L’eredità della Priora




Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.


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