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lunedì 24 ottobre 2016

Una cosa dimenticata

 

ALAÍDE FOPPA

LEI SI SENTE A VOLTE

Lei si sente a volte
come una cosa dimenticata
nell’angolo più buio della
casa
come un frutto divorato
dagli uccelli rapaci,
come un’ombra senza volto
e senza peso.
La sua presenza è a stento
una leggera vibrazione
nell’aria immobile.
Sente che la attraversano
gli sguardi
e che diventa nebbia
tra le braccia goffe
che provano a circondarla.

Vorrebbe essere piuttosto
un’arancia succosa
nella mano di un bimbo
- non vuota scorza -
un’immagine che brilla
nello specchio
- non un’ombra che sfuma -
e una voce distinta
- non un gravoso silenzio -
mai ascoltata.

(Ella se siente a veces, da La sin ventura, 1955)

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Questa della poetessa guatemalteca Alaíde Foppa è la voce di una donna ferita dalla solitudine e dal disinganno amoroso, prigioniera di quel disagio esistenziale dal quale non riesce a evadere: “Dammi, Signore, / un silenzio profondo / e un velo spesso / sugli occhi. / Così sarei un mondo / chiuso,  / un’isola buia; / scaverei dentro me dolorosamente / come in terra dura”.

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IMMAGINE DAL WEB

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LA FRASE DEL GIORNO
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con altri
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CESARE PAVESE, Il mestiere di vivere




Alaíde Foppa Falla (Barcellona, Spagna, 22 marzo 1914 – Città del Guatemala, 19 dicembre 1980),  poetessa, scrittrice e traduttrice guatemalteca. Esule in Messico, vi fondò la rivista femminista Fem. Tornata in Guatemala per rinnovare il passaporto dopo l’assassinio del figlio, guerrigliero nella EGP, fu rapita in pieno giorno dai corpi paramilitari e presumibilmente assassinata.


2 commenti:



  1. Non conoscevo questa poeta - probabilmente tradotta efficacemente da te- e ti ringrazio per questo - e altri - regali.


    frida

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  2. Cerco spesso poeti poco noti in Italia. Ti ringrazio per l'assidua lettura.

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