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martedì 16 agosto 2016

Dieci versi fa

 

MARIA LUISA SPAZIANI

CHI RITORNA DA UN VIAGGIO LUNGHISSIMO

Chi ritorna da un viaggio lunghissimo
non è più la stessa persona.
Ha raccolto colori, paesaggi,
temperature, odori, inverni e sole.
Pare che una cicogna sia passata
ieri sul centro storico. Saliva
dal Vittoriano, sfiorava la mia casa
e puntava laggiù verso San Pietro.
Anche lei, a ogni viaggio, è diversa?
Ma io stessa lo sono, sembra strano,
da quella che scriveva poco fa,
sì, dieci versi fa.

(da La luna è già alta, Mondadori, 2006)

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Il poeta latino Sesto Properzio nelle sue Elegie (I,12) trova l’amata Cinzia diversa dopo un viaggio: “Non sum ego qui fueram : mutat via longa puellas” (Non son più quel che ero: lunghi viaggi trasformano le ragazze). È lo stesso assunto da cui parte la poetessa torinese Maria Luisa Spaziani: i viaggi ci cambiano, ci arricchiscono interiormente, spiritualmente e culturalmente. E anche scrivere, metterci a nudo sulla carta o sullo schermo di un computer, è un viaggio.

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Cicogna

FOTOGRAFIA © R. VELDHUYZEN

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LA FRASE DEL GIORNO
Se faccio un sogno, e poi / me ne nascono versi, / quei versi sono il sogno / che sognate con me.
MARIA LUISA SPAZIANI, Il fasto dell’ortica




Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922 – Roma, 30 giugno 2014), poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive.


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