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mercoledì 17 agosto 2016

Il desiderio di te

 

MARGHERITA GUIDACCI

È COME UNA MANCANZA DI RESPIRO

È come una mancanza di respiro
e un senso di morire
quando mi stringe improvviso
il desiderio di te tanto lontano
e nulla può calmarlo, altro pensiero
non può occuparmi, tranne il Paradiso
che sarebbe per me lo starti accanto.
Ma poiché ciò m’è negato, più cara,
molto più cara d’una fredda pace
mi è la stretta indicibile –
quasi marchio di fuoco che proclami
ancora e sempre quanto sono tua.
A nessun costo vorrei separarmi
da questo mio dolore.

(da Anelli del tempo, Edizioni Città di Vita, 1993)

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Un amore lontano, che genera un senso d’asfissia, un’ansia generata dalla forza di quel desiderio frustrato di essere accanto, che si alimenta di continuo. È questo il tema dei versi di Margherita Guidacci, poetessa fiorentina: una distanza che fa male, che è nostalgia, malinconia, ma che alla fine è tutto quello che in questa lontananza si possiede.

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Vetro

IMMAGINE DA PINTEREST

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LA FRASE DEL GIORNO
Se siamo in esilio, vogliamo serbare ogni ricordo delle nostre radici; se ci troviamo lontani dalla persona amata, chiunque passi per la strada ce la fa ricordare.
PAULO COELHO, Undici minuti




Margherita Guidacci (Firenze, 25 aprile 1921 – Roma, 19 giugno 1992), poetessa e traduttrice italiana. Dopo la crisi del suo matrimonio, negli Anni’60, superò un decennio di grave sofferenza psichica che culminò nel ricovero in una clinica neurologica. Tra i poeti da lei tradotti John Donne, Emily Dickinson, T.S. Eliot ed Elizabeth Bishop.


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