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lunedì 4 aprile 2016

Falò di luna labili

 

GESUALDO BUFALINO

BARCAROLA

Infinita di fiaccole l’acqua
con le movenze di un’iride ombrosa
s’apre e s’aggrotta, s’incupisce e ride.

Ti abbandoni, le ali del viso
come una grande farfalla richiudi.

Più tardi, se ti sporgi
ai gentili alleluia della riva,
o disegni un oracolo col remo,
falò di luna labili fioriscono
sulla tua fronte, l’ora
è fulminata di felicità.

(da L’amaro miele, Einaudi, 1982)

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Una donna in barca – e il ritmo dei versi suggerisce il rollio delle onde, come nelle “barcarole” musicali. Lo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino costruisce abilmente questo ritratto femminile con  un intreccio di onde e di riflessi, di graziose immagini e di gioiosi raggi.

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Barca

IMMAGINE DA “IL VELO DIPINTO” © EAGLES PICTURES

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LA FRASE DEL GIORNO
Due infelicità, sommate, possono fare una felicità.
GESUALDO BUFALINO, Il malpensante




Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996), scrittore, poeta e aforista italiano. Insegnante, si rivelò tardi alla letteratura pubblicando nel 1981 Diceria dell'untore, con cui vinse il Premio Campiello. Con il romanzo Le menzogne della notte vinse nel 1988 il Premio Strega. Il suo stile ricercato, ricco e  "anticheggiante" gli deriva dall’abilità linguistica e da una vasta cultura.


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