ANACREONTE
EROS
Μεγάλῳ δηὗτέ μ' Ἔρως ἔκοψεν ὥστε χαλκεὺς
πελέκει, χειμερἱῃ δ' ἔλουσεν ἐν χαράδρῃ
.
Ancora Eros m’ha colpito:
con un gran maglio, come un fabbro,
e mi ha temprato tuffandomi
in una fiumana invernale.
(Traduzione di Marina Cavalli)
.
Eros, come tagliatore d'alberi
mi colpì con una grande scure,
e mi riversò alla deriva
d'un torrente invernale.
(Traduzione di Salvatore Quasimodo)
.
È come un fabbro Amore:
mi stronca con un maglio
enorme e mi dilava
in torba forra gelida.
(Traduzione di Filippo Maria Pontani)
.
“Il molle Eros, pieno di ghirlande di fiori” sa anche mostrare la sua forza. Anacreonte (570-485 avanti Cristo), poeta cortigiano tra amori e simposi presso la corte di Policrate di Samo prima e poi dei Pisistratidi ad Atene, trova una bella immagine – usata anche da Omero nell’episodio di Odisseo e Polifemo – per simboleggiarne il potere: quella di un fabbro che arroventa il ferro, lo batte con il suo martello e, dopo averlo forgiato come vuole, lo immerge nell’acqua gelida perché abbia la sua forma definitiva.
.
FOTOGRAFIA © CHRISTOPHER THOMOND
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Voglio cantare il molle Eros / pieno di ghirlande / ricche di fiori / Eros che domina gli uomini / signore degli Dei.
ANACREONTE
Fantastica.
RispondiEliminaLa traduzione che ne da Quasimodo è la più bella ed emozionante.
RispondiElimina