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venerdì 22 gennaio 2016

Bisognava scrivere

 

ALEJANDRA PIZARNIK

FUGA IN LILLA

Bisognava scrivere senza perché, senza per chi.
Il corpo si ricorda di un amore come un accendersi la lampada.
Il silenzio è tentazione e promessa.


(Fuga en lila, da L’inferno musicale, 1971- Traduzione di Claudio Cinti)

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Poesia complessa nella sua striminzita brevità questa di Alejandra Pizarnik: la “fuga” è l’elaborazione musicale di un tema che viene proposto nelle sue svariate possibilità. La poetessa argentina sembra voler fare del tempo questa variazione: l’amore ricordato può essere il leit-motiv, ma anche il silenzio promesso, con cui in un’altra poesia “tutto fa l’amore”.

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Yptp

 

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LA FRASE DEL GIORNO
Soltanto il lettore può terminare la poesia incompiuta, recuperare i suoi multipli sensi, aggregarne altri nuovi.

ALEJANDRA PIZARNIK




Alejandra Pizarnik (Avellaneda, 29 aprile 1936 – Buenos Aires, 25 settembre 1972),  poetessa e traduttrice argentina. La sua poesia è la risposta alle ansie e alle crisi depressive che la portarono a uccidersi ingerendo 50 pastiglie di Seconal: pura indagine, continua domanda sull’esistenza, sulla colpa e sull’eterno soffrire.​


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