ÁNGELA FIGUERA AYMERICH
NOTTE
Quieti nella notte serena.
Il mio viso vicino al tuo;
la stessa luna ci bagna.
Pelle a pelle, nel mio corpo
sento il pulsare di un battito
è il tuo cuore o il mio?...
Non so quanto ho dormito.
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Una notte che ha la soffusa aura del sogno: la vicinanza della persona amata, la tranquillità che nasce dall’amore: Ángela Figuera Aymerich, poetessa basca, trova nella fusione dei due corpi che riposano accanto nella notte il senso di pace che sa dare la felicità appagata. E riecheggia Wisława Szymborska: “Ascolta come mi batte forte il tuo cuore”.
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CLARE ELSAESSER, “ASLEEP”
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LA FRASE DEL GIORNO
Dormire in due rende la notte meno opaca.
MALCOLM DE CHAZAL, Senso plastico
Ángela Figuera Aymerich (Bilbao, 30 ottobre 1902 – Madrid, 2 aprile 1984), scrittrice spagnola, rappresentante della cosiddetta poesia senza radici della prima generazione spagnola del dopoguerra. Dall'attaccamento al quotidiano e al paesaggio degli esordi è passata ad una visione più impegnata del mondo sviluppando la sua fase di poesia sociale, definita "esistenzialismo solidale".
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