LEFTERIS PULIOS
EBBREZZA DI CIELO
Ubriàcati alle mammelle della notte.
Cerca il sortilegio degli astri.
Accarezza la carne nerastra del cielo.
Ti darebbe cuore innocente, mente gentile
e un senso d’indipendenza
che il giorno esilia.
Non è la notte che nasconde Dio
ma il tuo timore dell’infinito.
(da Poeti greci del Novecento, Mondadori, 2011 - Traduzione di Nicola Crocetti)
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Ci sono molte strisce dei Peanuts in cui Linus, Sally, Charlie Brown guardano il cielo stellato e si pongono “le grandi domande”. È quello il fascino della notte, quando, spento il clamore luminoso del giorno, ci ritroviamo piccoli e silenziosi davanti all’infinito. Il poeta greco Lefteris Pulios coglie l’ebbrezza che dà la notte, che dà quel cielo sotto il quale rimaniamo come storditi a meditare sui misteri dell’universo.
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VINCENT VAN GOGH, “NOTTE STELLATA SUL RODANO”
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LA FRASE DEL GIORNO
Camminare all'aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d'acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell'animo.
HERMANN HESSE, Bella è la gioventù
Ottobre, argentiere delle nebbie...
RispondiEliminaUn verso di Raffaele Carrieri, poeta disconosciuto. Gran poeta.
Gran poeta davvero, che pubblico abbastanza spesso.
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