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lunedì 18 giugno 2012

Monotonia delle contraddizioni


ALDO PELLEGRINI

SULLA CONTRADDIZIONE

Se allungo una mano incontro una porta
se apro la porta c’è una donna
allora affermo che la realtà esiste
nel profondo della donna abitano fantasmi monotoni
che occupano il posto delle contraddizioni
oltre la porta c’è la strada
e nella strada polvere, escrementi e cielo
e anche questa è la realtà
e anche in questa realtà esiste l’amore
cercare l’amore è cercare se stessi
cercare se stessi è il mestiere più triste
monotonia delle contraddizioni
lì dove non arrivano le leggi
nel cuore stesso della contraddizione
impercettibilmente
allungo la mano
e vivo.

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“Il mondo è una perpetua caricatura di se stesso: in ogni momento è la presa in giro e la contraddizione di ciò che finge di essere” scrisse il filosofo spagnolo George Santayana. Il mondo-caricatura è quello che descrive in questi versi il poeta e critico d’arte argentino Aldo Pellegrini: un mondo di brutture dove inspiegabilmente fiorisce l’amore, un mondo di sogni e illusioni dove tutto può essere vero oppure un miraggio. Un mondo che non abbiamo creato a nostra misura ma nel quale – nonostante tutte le sue contraddizioni - siamo costretti a vivere.

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  image

GIORGIO DE CHIRICO, “LA STAZIONE DI MONTPARNASSE”

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LA FRASE DEL GIORNO
La nostra vita è impossibile, assurda. Ogni cosa che noi vogliamo è contraddittoria con le condizioni o con le conseguenze relative; ogni affermazione che noi pronunciamo implica l'affermazione contraria; tutti i nostri sentimenti sono confusi con i loro contrari. Siccome siamo creature siamo contraddizione; perché siamo Dio e, al tempo stesso, infinitamente altro da Dio.
SIMONE WEIL, L’ombra e la grazia




Aldo Pellegrini (Rosario, 20 dicembre 1903 – Buenos Aires, 30 marzo 1973), poeta, drammaturgo, saggista e critico d'arte argentino. Due anni dopo la pubblicazione del Primo Manifesto surrealista di André Breton nel 1924, fondò il primo gruppo surrealista sudamericano in Argentina, che portò alla pubblicazione di due numeri della rivista That nel 1928.



2 commenti:

  1. ...ummmmm....la poesia....non è monotona...ma...ha un monotema secondo me :

    ....cardiogramma piatto....nonostante l'ultimo verso :))))

    ciaooo Vania

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  2. allora il poeta ha colto nel segno...
    a me piacciono moltissimo i due versi "cercare l'amore è cercare se stessi / cercare se stessi è il mestiere più triste"

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