KOSTANTINOS KAVAFIS
PER QUANTO STA IN TE
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
(da Settantacinque poesie, Einaudi, 1968 - Traduzione di Nelo Risi e Margherita Dalmàti)
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Nelo Risi, il poeta che ha tradotto con Margherita Dalmàti questa poesia, scrive nella prefazione alla raccolta che la contiene: “Kavafis è cittadino greco ma scrive da un osservatorio periferico come Alessandria: un ghetto immenso e brulicante, odoroso di spezie, ricco e miserabile, molto corrotto; un porto che si affaccia sullo stesso mare di Creta, di Smirne, di Salonicco e di Patrasso: Alessandria, nel primo terzo di questo secolo, non è certo una capitale dello spirito, e Atene è lontana come Roma o Parigi. Ma se guardiamo nel tempo, l'Alessandria di Kavafis è molto vicina a Bisanzio, a una grecità sentita esoticamente, a cavallo tra le religioni antiche e la fede cristiana, tra un'etica stoica e una filosofia della vita che sono il frutto di una sensibilità modernissima”. Ecco allora da dove derivano i principi che fanno trarre a Kostantinos Kavafis questa lezione di vita, questo consiglio a essere se stessi come si è o come si è diventati, accettandosi con dignità.
PAUL SEURAT, “PORTRAIT DE FÉLIX FÉNÉON
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LA FRASE DEL GIORNO
La vita è la farsa che dobbiamo recitare tutti.
ARTHUR RIMBAUD, Una stagione all’inferno
Konstantinos Petrou Kavafis, (Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1863 – 29 aprile 1933), poeta e giornalista greco. Pubblicò 154 poesie, spesso ispirate all'antichità ellenistica, romana e bizantina, percorre, mirando al sublime, i vari gradi di un'esperienza estetica congiunta alla pratica dell'amore omosessuale.
...giochi e giocolieri...non sempre si può possono fare....ottimo accostamento alla splendida poesia.
RispondiEliminaciaoo Vania
...forse non era quello che intendevi con la foto...ma io l'ho interpretata così.
RispondiEliminaciaoo Vania
No, no: hai interpretato correttamente: la foto vuole indicare proprio quello, prendere la vita quando possibile con i suoi fuochi d'artificio
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