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martedì 22 maggio 2012

La colpa del poeta


MATILDE ALBA SWANN

IO NON HO COLPA

Io non ho colpa
di amare con tenacia l’ombra delle cose che furono,
di sentire l’impazienza del mistero che gira intorno,
di vibrare alla certezza della luce che sfolgora.
Non ho colpa di restare sola
nell’ora del brindisi, dell’alloro, della spiga,
rifugiandomi nell’infanzia, nel ritorno da scuola,
nel riemergere della tenera canzone addormentata.
Non ho colpa di unirmi alla notte,
di abbandonarmi ai tetti in spasimi di pioggia,
di morire di vergogna con chi si umilia,
di bruciare della febbre mortale dei malati,
di dolermi nelle foglie calpestate d’autunno,
di gemere nei rami e di ruggire con il vento.
Io non ho colpa di essere una particella
del corpo della pena,
del coraggio, del sogno, dell’amore per l’eterna
tristezza degli uomini.
Ho la colpa soltanto
di riunire nei miei versi il dolore che trasudano
queste cose amare che rimordono e accusano,
di questo ho colpa...!

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Il coraggio di condividere l’umano sentire, di partecipare delle sofferenze altrui e cioè di “compatire”, secondo l’etimologia latina del termine. La forza di essere in consonanza con la natura, senza vergogna di escludersi dalle convenienze sociali per rimanere soli con se stessi e con i propri ricordi. Questo rivendica la poetessa argentina Matilde Alba Swann in questa sua dichiarazione poetica. E non è certo un puro esercizio di stile: lo conferma la strenua difesa dei diritti del suo popolo portata avanti in qualità di avvocato, giornalista e scrittrice. L’unica colpa è quella di comunicare tutte queste cose, è la poesia, il mezzo orgogliosamente utilizzato per fare proprio il celebre motto di Publio Terenzio Afro: “Homo sum: nihil humani mihi alienum puto”, sono un essere umano, niente di ciò che è dell’uomo ritengo a me estraneo.

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DISEGNO © KIND OVER MATTER

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LA FRASE DEL GIORNO
Soffrire insegna a vedere e a comprendere. Soffrire insegna ad alleviare, a compatire, a consolare quelli che soffrono
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MARTHE ROBIN




Matilde Alba Swann, pseudonimo di Matilde Kirilovsky de Creimer (Berisso, 24 febbraio 1912 – La Plata, 13 settembre 2000), scrittrice, poetessa, giornalista e avvocato argentina. Fu corrispondente di guerra per il quotidiano El Día durante la guerra delle Falkland.


3 commenti:

  1. ...quante "cose"...
    ..la sto leggendo purtroppo o per fortuna con il profumo di dolce sotto il naso.

    ..l'immagine è dolce...allevia questa trista poesia.

    ...la frase del giorno...una verità.

    ciaooo Vania

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  2. ...è un errore...trista..volevo dire triste...ma si può dire trista !!!!!???

    grazie.:))
    ciaooo Vania

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  3. si può dire anche trista, femminile di tristo, anche se il significato cambia, assume un tono di tristezza astiosa, piena di malanimo

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