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sabato 19 maggio 2012

Sorrisi, sorrisi, sorrisi


EVGENIJ EVTUSENKO

SORRISI

Erano tanti un tempo i tuoi sorrisi:
sorpresi, maliziosi, festosi sorrisi,
tristi a volte un tantino, ma tuttavia, sorrisi.
Non uno è rimasto a te dei tuoi sorrisi.
Troverò un campo dove a centinaia crescono i sorrisi.
Te ne porterò una bracciata dei più bei sorrisi.
Tu mi dirai che non hai bisogno di sorrisi,
ché troppo ti hanno stancato i miei e gli altrui sorrisi.
E hanno stancato anche me gli altrui sorrisi.
E hanno stancato anche me i miei propri sorrisi.
Di difesa ne ho tanti di sorrisi,
che mi rendono ancora meno facile ai sorrisi.
Ma, a dire il vero, io non ho sorrisi.
Sei tu per la mia vita l’ultimo dei sorrisi,
sorriso, che sul volto non ha mai sorrisi.

(da Stichi raznych let, 1959)

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Poesia alla fine amaramente dolorosa questa del russo Evgenij Evtušenko, probabilmente dedicata alla moglie Bella Achmadulina, che sposò nel 1954 per un matrimonio durato pochi anni. Perché il sorriso, e qui ce ne sono sedici, oltre a quello del titolo, è l’espressione più amichevole di noi, la vera porta con cui comunica l’anima, come rileva Richard Bach nelle Ali del tempo: “La nostra capacità di riconoscere qualsiasi oggetto fallisce se si dispone di meno di mezzo secondo. Per gli oggetti geometrici, se si ha a disposizione meno d'un cinquantesimo di secondo. Ma la percezione d'un sorriso rimarrà in noi dopo che è balenato per non più d'un millesimo di secondo, tanto è sensibile la nostra mente alla vista del volto umano”.

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LEONARDO DA VINCI, “LA GIOCONDA”

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LA FRASE DEL GIORNO
Un sorriso può aggiungere un filo alla trama brevissima della vita.
LAURENCE STERNE, Vita e opinioni di Tristram Shandy, epistola dedicatoria




Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, nato Gangnus (Zima, 18 luglio 1932) poeta e romanziere russo. Tra i poeti più significativi della generazione successiva alla morte di Stalin, ha unito nella sua opera la rivendicazione della libertà di espressione e la denuncia del perdurare, oltre la scomparsa del dittatore, dello stalinismo.



2 commenti:

  1. ..e allora ti faccio sorridere...anni fa...2 circa per la precisione ho disegnato la Gioconda ...trasformata in ....moglie di Sherk...perchè era venuta uno schifo....ma come Fiona vestita da Gioconda...una bomba!!!:))

    ...la poesia...un gioiello.

    ciaooo Vania

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