OL’GA SEDAKOVA
DEDICA
Tu ricorda, io dico, ricorda
tu ricorda, ti dico e piango:
ogni cosa scompare e muta
e la stessa speranza uccide.
Non v’è oceano che torni nel fiume,
né fiume che risalga alle fonti,
né a chi il tempo sia misericorde –
ma ti amo, ti amo come
se tutto questo fosse stato e sia.
(da Poesia n. 262 – Luglio-Agosto 2011 Ol’ga Sedakova. Il verginale abisso del verso a cura di Vera Pozzi Fondazione Poesia Onlus 2011 - Traduzione di Adalberto Mainardi)
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Il tempo scorre, le nostre esistenze sono precarie meteore tra due eternità, tutto muta velocemente e i giorni si succedono ai giorni, gli anni si assommano agli anni. Le occasioni passano e se ne vanno, raramente ritornano confermandoci l’assioma di Eraclito secondo il quale non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume. Ma qualcosa resta, qualcosa emerge sopra tutto questo: è l’amore, il fine ultimo della nostra esistenza, come testimonia la poetessa russa Ol’ga Sedakova, erede delle grandi voci liriche della sua terra.
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FOTOGRAFIA © DESSKO
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LA FRASE DEL GIORNO
Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.
ALBERT CAMUS, L’estate
...bellissima Dedica.
RispondiEliminaciaoo Vania
piena d'amore
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