Pagine

domenica 16 gennaio 2011

Più dolce dell’amore

 

CARLO BETOCCHI

ALL’AMATA

I fior di oscurità, densi, che odorano
dove tu sei, s'aggirano nell'ombra,
un'altra luce sento che m'inonda
queste pupille che l'ombra violano.

Quale tu sei, non so; forse t'adorano
le cose antiche in me, tutto circonda
te in un giardino dove i sensi all'ombra
tornano ad uno ad uno che ti sfiorano.

L'esser più soli, e l'aggirarsi dove
tu non sei più, od in remota stanza
dentro al mio petto, quando lento piove

l'amor di te che oltre di te s'avanza,
forse sarà per questo il dir d'amore
più dolce dell'amore che ci stanca.

(da Altre poesie, Vallecchi, 1939)

.

Mi piace molto Carlo Betocchi, mi piace la sua felicità di vivere, la sua capacità di fondere allegria e dolore, di porsi davanti all’esistenza con fiduciosa attesa – anche se poi il dolore per la terribile malattia della compagna di vita, la musicista Emilia De Palma, lo farà dubitare. Fu lui stesso a definire la sua poetica: “La mia poesia nasce dall'allegria; anche quando parlo di dolore la mia poesia nasce dall'allegria. È allegria del conoscere, l'allegria dell'essere e dell'essere e del saper accettare e del poter accettare". Nei versi di All’amata esprime proprio questo senso dell’attesa, questo desiderio dolcissimo d’amore: perché si ama di più quando l’oggetto dell’amore è lontano...

.

Peder Severin Krøyer, “Festa in giardino con Marie Krøyer”

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Resiste la mia pazienza, / è come un orizzonte inconsumabile, / come un curvo pianeta è la mia anima.
CARLO BETOCCHI, Ultimissime




Carlo Betocchi (Torino, 23 gennaio 1899 – Bordighera, 25 maggio 1986, poeta e scrittore italiano. Fra i poeti ermetici è considerato una sorta di guida morale. Tuttavia, contrariamente a loro, fondava le sue poesie non su procedimenti analogici che evocano significati, ma su un linguaggio diretto, sul realismo e sulla tensione morale.


4 commenti:

  1. Da incorniciare quella "allegria del conoscere". Grande verità "si ama di più quando l’oggetto dell’amore è lontano…"

    RispondiElimina
  2. Betocchi fa dell'indagine poetica una positività, il contrario di Montale e della sua teologia della negatività

    RispondiElimina
  3. ..molto bella la poesia.

    ....ho dei dubbi ...non credo che si ami di più quando l'oggetto dell'amore è lontano....di sicuro tutto è più poetico.
    ciao Vania

    RispondiElimina
  4. non so se hai mai provato, Vania, ma il desiderio - ti assicuro - è più intenso quando l'amata è lontana. Ma è così per tutte le cose: le si desidera maggiormente quando non ci sono, quando le hai ti sembra una cosa dovuta

    RispondiElimina